“Ha dato tantissimo al Paese. Oggi chiamati a continuare una tradizione lunga 30 anni”


CAMPOBASSO. Il 12 giugno del 2023 moriva Silvio Berlusconi. E il governatore Francesco Roberti in questo anniversario ne ‘ravviva’ la memoria.

“A un anno dalla scomparsa del Presidente Silvio Berlusconi – scrive in una nota – il suo ricordo resta indelebile e la sua eredità politica prosegue grazie a chi, oggi, guida Forza Italia, lavora per il partito e lo rappresenta nei consessi a tutti i livelli.

La notizia della scomparsa del Presidente Silvio Berlusconi arrivò in una calda mattina durante la campagna elettorale delle Elezioni Regionali in Molise, per le quali aveva messo il suo impegno nelle settimane precedenti la scelta del candidato Presidente e nella fase successiva di organizzazione della lista di Forza Italia e di organizzazione della coalizione di centrodestra.

Soltanto qualche giorno prima della sua scomparsa, sul mio cellulare arrivò una telefonata, attraverso la quale il Presidente Silvio Berlusconi, dimesso da pochi giorni dall’Ospedale ‘San Raffaele’, volle darmi qualche consiglio sulla imminente campagna elettorale e per confrontarsi sulle esigenze del territorio molisano, dove sarebbe voluto tornare di lì a breve per salutare, ancora una volta, i cittadini della nostra regione.

Berlusconi è stato una costante fissa della mia esperienza politica e delle mie campagne elettorali.

Forza Italia, anche nell’ultima tornata delle Elezioni Europee ed Amministrative 2024, ha riportato nel simbolo il nome del suo fondatore e, grazie a noi che abbiamo raccolto l’eredità, ai candidati guidati dal Segretario Antonio Tajani alle Europee e a tutti i candidati che si sono spesi per le Elezioni nei Comuni, dai capoluoghi a quelli più piccoli, Forza Italia ha confermato di essere un punto di riferimento importante per tutta l’area moderata e per la coalizione di centrodestra.

Berlusconi ha dato tantissimo al Paese, in termini imprenditoriali e politici, – conclude – ma anche a tutti noi che lo abbiamo conosciuto, oggi chiamati a continuare una tradizione lunga 30 anni, da quel 1994, quando Berlusconi ufficializzò la sua discesa in campo”.