Le prime ipotesi sull’attribuzione dei 32 seggi, in attesa del secondo turno di voto e della correzione degli errori sanati oggi, dopo le verifiche della Commissione circoscrizionale


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Campobasso al ballottaggio, il nuovo sindaco di Campobasso si conoscerà dopo il secondo turno di voto, con gli elettori chiamati nuovamente alle urne domenica 23 e lunedì 24 giugno, per scegliere tra Aldo De Benedittis (centrodestra) e Marialuisa Forte (centrosinistra).

Un ballottaggio confermato nel pomeriggio di oggi, dopo che la Commissione circoscrizionale ha accertato gli errori avvenuti in fase di trasmissione dei risultati dello scrutinio, dal Comune alla Prefettura di Campobasso e al Ministero dell’Interno, che soltanto nella giornata di domani, martedì 12 giugno, dovrebbero correggere le schermate sul sito Eligendo. L’errore, ormai è stato acclarato, è dipeso dal fatto che non si è tenuto conto del voto disgiunto, vale a dire la possibilità per gli elettori di votare per il candidato consigliere di una coalizione e per il candidato sindaco di un’altra coalizione. Possibilità che ha penalizzato Aldo De Benedittis, che non ha superato il 50% dei consensi (ha ottenuto circa il 48%) mentre le liste del centrodestra hanno superato il 52%.

Intanto, in attesa del ballottaggio, si comincia a delineare la composizione del nuovo Consiglio comunale. Che secondo la versione più accreditata potrebbe essere composto da 20 consiglieri del centrodestra, a prescindere da chi tra Aldo De Benedittis e Marialuisa Forte vincerà il secondo turno, 9 consiglieri di centrosinistra e 3 del Cantiere civico.

Si esamina tuttavia anche un’altra ipotesi, che deriva da un’interpretazione del Dpr 570/1960, il Testo unico delle leggi per la composizione e l’elezione degli organi delle Amministrazioni comunali, con particolare riferimento all’attribuzione del premio di maggioranza, che determinerebbe l’assegnazione di 16 consiglieri al centrodestra e 16 divisi tra centrosinistra e il Cantiere civico, l’aggregazione che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Pino Ruta, che di suo ha ottenuto circa il 20% di consensi.

In attesa che venga chiarito questo aspetto, e mentre si comincia a parlare di ipotesi “anatra zoppa” (ovviamente tutto dipenderà dal risultato del ballottaggio) i riflettori sono puntati sui candidati che hanno ottenuto più voti. E che di conseguenza hanno la (quasi) sicurezza di approdare a Palazzo San Giorgio. A prescindere da quello che accadrà tra due settimane.

Il più votato in assoluto (manca ancora l’ufficialità della sezione numero 9) dovrebbe essere Giovanni Varra, candidato di Fratelli d’Italia, seguito da Salvatore Colagiovanni (Popolari per l’Italia): entrambi avrebbero superato i 600 voti come Gianluca Maroncelli (Noi Moderati). Tra i più votati anche Sandra De Lucia (Lega), avanti ad Alberto Tramontano, Mario Annuario (Fratelli d’Italia), Alessandro Pascale (Popolari per l’Italia), Giovanni Di Giorgio (Udc), Nicola Cefaratti e Mimmo Esposito (Forza Italia).

Dal centrodestra al centrosinistra. Nel Partito Democratico ad aver ottenuto più voti Giose Trivisonno e Bibiana Chierchia, seguiti da Annamaria Trivisonno e Concetta Fimiani, nel M5s gli assessori uscenti Luca Praitano e Simone Cretella, con un buon risultato ottenuto nella lista Sinistra e Verdi per Mimmo Maio.

Quindi i dati delle liste del Cantiere civico, che vedono tra i candidati che hanno ottenuto più voti Angelo Marcheggiani, Sabino Iafigliola e Adele Fraracci. Oltre ovviamente a Pino Ruta, consigliere certo.

Tutti in attesa dei dati ufficiali del Viminale e quindi di capire la composizione del Consiglio comunale. Al momento con il doppio scenario: vittoria di Aldo De Benedittis o di Marialuisa Forte. Che sarà dipanato solo dopo il 24 giugno. Con il nuovo scrutinio delle schede. Si spera più agevole (per la trasmissione dei dati) di quello svolto ieri.