Appuntamento giovedì 6 giugno presso la galleria Spazio Arte Petrecca


ISERNIA. Tutto pronto per l’inaugurazione della personale d’arte di Helena Manzan ‘Natureza velada’ presso la galleria Spazio Arte Petrecca in corso Marcelli a Isernia, giovedì 6 giugno alle ore 18.30. Interverranno il gallerista, Gennaro Petrecca, la storica dell’arte Carmen D’Antonino, insieme all’artista. La mostra sarà visitabile dal martedì al sabato dalle 18 alle 20.

Helena Manzan nasce in Brasile, a Minas Gerais, il 3 aprile 1960, da padre veneto e madre brasiliana. Laureata in accademia d’arte presso l’Università Federale di Uberlandia, Brasile, con specializzazione in programmazione visuale. Dalla fine degli anni ’90 comincia ad esporre in America ed Europa.

Dal 2002 si trasferisce definitivamente in Italia a Castel San Vincenzo, dove vive e lavora.  Manzan ha tenuto numerose mostre in Brasile e in Italia, a New York, Londra, Lisbona, Belfast, Siviglia, Osaka, Helsinki e Novosibirsk. Artista presente alla 54° Edizione della Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Regione Molise 2011.

È’ stata membro del Nupe, Nucleo di ricerche in pittura, dipartimento di Arti Visiva del Università Federal de Uberlandia. Ha sostenuto diverse spedizioni Scientifiche nella Foresta Amazzonica, dalle quali ha avviato una nuova fase del suo lavoro con la Serie “Energia Animal”.

Ciò la porta a realizzare varie installazioni, video, e una serie di produzioni pittoriche in ambito nazionale ed internazionale.

“Quello di Helena Manzan è un lavoro minuzioso fondato sulla ricerca dei materiali e sull’energia della natura presente in ogni sua opera. Grazie alla bellezza dell’alta valle del Volturno, luogo di riferimento per le sue idee, l’artista trova la giusta ispirazione per creare un’arte in continua evoluzione, con l’utilizzo di quella che definiamo materia organica: lavora con la cenere, la paglia, la sabbia, l’argilla del lago; da queste materie grezze nascono le sue opere d’arte – ha sottolineato la storica dell’arte Carmen D’Antonino – Centrale è il dialogo, costante, dell’artista con la natura e con la sua terra di elezione; i titoli stessi delle sue opere sono stati spesso estratti dal diario di viaggio di Helena Manzan”.

“Anche i materiali semplici con cui realizza le sue opere sottolineano ulteriormente il forte legame con le sue origini: pigmenti naturali, acrilico, ceneri, cristalli, smalto, cemento, foglie e rami secchi”.

“Helena Manzan attinge a piene mani la sua vocazione pittorica dalle terre natie del Minas Gerais, nel cuore dell’immenso Brasile che lambisce la foresta amazzonica – ha chiosato il gallerista Gennaro Petrecca – Solo chi ha avuto il piacere di assaporare la spiritualità profonda che colora i paesaggi e le anime dei popoli latino americani può trovare l’esatta chiave di lettura di superfici pittoriche altrimenti difficilmente decodificabili”.

“Il Brasile è saudade, nostalgia, una miscela indescrivibile di natura, suoni e profumi che imbrigliano i sensi, modellano corpi ambrati, specchiandosi nell’apparente malinconia di sguardi che appartengono ad una dimensione perduta”.