La dirigente Maria Chimisso è intervenuta anche sul caso Jovine: “Non perderà la sua autonomia”


CAMPOBASSO. Dimensionamento scolastico al centro della conferenza stampa convocata questa mattina dalla direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale Maria Chimisso.

“Vorrei porre l’attenzione sulle questioni che riguardano l’istituto comprensivo Jovine di Campobasso e l’istituto di Ripalimosani. Credo sia un dato noto che siamo, sia a livello nazionale che locale, in una fase di dimensionamento scolastico, che per quanto riguarda il Molise interesserà nel triennio otto istituti scolastici. Un fenomeno diffuso determinato che è quello dello spopolamento e del calo demografico”.

“Dalla situazione di Ripalimosani i procedimenti sono due. Il primo è quello del Consiglio di Stato, presso il quale hanno fatto appello il Ministero dell’Istruzione, la Regione Molise e l’ufficio Scolastico Regionale. Abbiamo un’ordinanza che non entra nel merito, che verrà discusso in Consiglio di Stato in autunno”.

“Per quanto riguarda il livello locale, c’è un giudizio di ottemperanza che il Tar mi auguro darà il prima possibile, che dovrebbe concludersi con la nomina di un commissario ad acta, cui seguirà un tavolo istituzionale per trovare una soluzione legislativamente e giuridicamente compiuta sulla situazione di Ripalimosani”.

“Sulla questione della Jovine – ha proseguito la direttrice dell’Usr del Molise – il mio compito coincide con quello di garantire la qualità dell’offerta formativa. La scuola Jovine non perde la sua autonomia, avrà in reggenza, quindi con piena facoltà, un direttore dei servizi generali amministrativi”.

“Sul dirigente non possiamo fare valutazioni perché stiamo aspettando un decreto legge che definisca a livello normativo i movimenti dei dirigenti scolastici al momento collocati fuori regione. Quando verranno definiti questi passaggi si dovrà lavorare ai dirigenti scolastici molisani. Non sono in grado di anticipare adesso quella che sarà la situazione dopo il decreto legge”. 

“L’Ufficio scolastico regionale è una periferia del Ministero ed essendo organo dello Stato ha il compito primario di rispettare i precetti e applicare le norme, oltre che garantire l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2024/2025, che per quanto riguarda gli adempimenti dell’Ufficio Scolastico regionale inizia sei o sette mesi prima, alla chiusura delle iscrizioni (10 febbraio)”.

“L’Ufficio Scolastico regionale svolge il ruolo di terminale del Ministero, consapevole che a volte la coperta è corta ma cercando di contemperare tutte le esigenze di un territorio che, nonostante le difficoltà e le criticità, non può lamentarsi della qualità dell’istruzione, visti i dati positivi dell’Istat che attestano la competitività del Molise a livello nazionale”.

“Un territorio che viaggia però a due velocità, quella dei centri urbani e quella delle aree interne. Problematiche che derivano dallo spopolamento e dalla difficoltà della rete viaria” ha chiosato Maria Chimisso.