Tra le prescrizioni l’abrogazione della legge 4 del 2023. Fanelli: chiudere la sessione bilancio, perché rischiamo di implodere


CAMPOBASSO. Ultimatum della Corte dei Conti alla Regione Molise e ulteriore rinvio di un mese, con una serie di prescrizioni, a partire dall’abrogazione della legge regionale 4/23.

Così, oggi pomeriggio, la Corte dei Conti, nella prosecuzione del giudizio di parifica dei rendiconti 2021 e 2022.

A renderlo noto, tra gli altri, la consigliera regionale dem Micaela Fanelli che evidenzia: “Non sarà quindi un periodo di fermo elettorale, anzi. Gli uffici e l’assessorato saranno chiamati a portare all’attenzione di Giunta e Consiglio una serie di atti, con tempi sempre più stringenti per riallineare le scadenze di legge, sistematicamente violate in questi ultimi anni.

La Presidente della Corte è stata categorica, allo stato dell’arte non si può concludere il giudizio di parifica sul 2021, la legge regionale 4/23 (la cosiddetta spalmadebiti), così com’è stata formulata, rappresenta un ostacolo (perché si innesta su una legge che non esiste più) e non sarà concesso altro tempo oltre il prossimo mese di giugno, sollevando poi la questione dinanzi alla Corte Costituzionale. Perché, sempre carte e conti ‘alla mano’, la parifica per il 2022 è impossibile e di questo passo non si può arrivare all’assestamento 2024. La Corte dei Conti, è stata chiara, non è più disposta a farsi carico dei ritardi della Regione.

E nessuno, prima di chiunque altro le minoranze in Consiglio Regionale, può gioire di questa tragica sciagura finanziaria, che rischia di travolgere tutti, ma proprio tutti i molisani”.

Quindi l’affondo e poi l’auspicio: “Le colpe sono chiare e sono tutte imputabili al centrodestra, quello di Toma e quello di Roberti. Sono caduti nel vuoto tutti i miei appelli per una Commissione che faccia chiarezza sulle responsabilità, sulla necessità di lavorare in sinergia con il Ministero delle Finanze, mentre sembra essere stata accolta quella di individuare un supporto tecnico esterno, che affianchi la Giunta nel far tornare i conti in ordine. Ma ora, quello che importa, è che la Giunta, a partire dall’Assessore Cefaratti, chiudano questa eterna sessione di bilancio. Perché il Molise, nonostante gli annunci, è fermo al palo e rischia di implodere. E questo non lo vuole nessuno, noi come minoranze e, spero davvero, nemmeno questo incapace e pericoloso centrodestra, oggi chiamato a rimediare al disastro economico degli ultimi 6 anni”.

Fiducioso, dalla sua, l’assessore Cefaratti che alla stampa si è detto pronto a “sistemare la Legge 4”, come prescritto dalla Corte. E a portare la Regione verso la parifica.