POLITICA & ATTUALITA'

Dimensionamento scolastico, il Comune di Ripalimosani: “La politica non può superare la legge”

Il commento al responso del Consiglio di Stato in merito al ricorso contro la cancellazione della direzione dell’istituto ‘Alighieri’ sancita lo scorso mese di dicembre dal Consiglio regionale


RIPALIMOSANI. “Non può la politica superare la legge, che deve essere sempre, e deve rimanere, l’unico saldo riferimento davanti ad azioni di questo genere. La scuola è presidio di legalità presente e futura e Ripalimosani non poteva restare a guardare”.

Lo ha sottolineato in una nota il Comune di Ripalimosani, commentando il pronunciamento del Consiglio di Stato in merito al ricorso contro la cancellazione della direzione scolastica dell’istituto ‘Alighieri’ sancita lo scorso mese di dicembre dal Consiglio regionale.

“Si è aggiunto un decisivo tassello – si legge nella nota dell’amministrazione – nell’azione di tutela dell’Istituto comprensivo scolastico “Dante Alighieri”, soppresso con delibera di Giunta regionale nell’ambito del dimensionamento scolastico senza alcun criterio oggettivo e in barba alle indicazioni dei sindaci.
Una decisione che aveva portato questa istituzione ad opporsi davanti al Tar contro il provvedimento dell’Ufficio Scolastico Regionale, il quale aveva immediatamente dato seguito alla delibera della Regione, eliminando in maniera pressoché fulminea la presidenza da Ripalimosani, scompaginando organici e rimodulando l’assetto di tutto il personale.
Il Tar in data 12 Marzo 2024 si è invece espresso contro questa azione demolitiva, definendola illegittima. L’Ufficio Scolastico, senza considerare la sentenza, non ha arrestato il dimensionamento. E nel contempo ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, che ieri mattina NON ha concesso la sospensiva, condannando la parte appellante al pagamento delle spese.
Ad oggi, dunque, rimane esecutiva la decisione del Tar e si attende anche il giudizio di ottemperanza del Tar stesso, al quale questo Comune ha dovuto fare nuovamente ricorso affinché L’Ufficio Scolastico Regionale venga obbligato a ripristinare lo status quo ante, così come da sentenza.
Un imprevisto percorso giudiziario, quello nel quale questa istituzione è stata catapultata, che sta creando subbuglio a tutti i livelli, ma soprattutto ai lavoratori della scuola e alle famiglie che sono fortemente disorientate”.

Deborah

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