L’intervento della candidata sindaca del centrosinistra, in vista dell’avvio dei lavori per la ricostruzione dell’istituto e della necessità di trovare una soluzione temporanea per ospitare le classi


CAMPOBASSO. Edilizia scolastica, la candidata sindaca del centrosinistra Marialuisa Forte interviene in merito alla scuola ‘D’Ovidio.

“Dopo una proficua interlocuzione con l’assessore Luca Praitano, che mi ha resa edotta delle iniziative già prese e  in itinere, voglio specificare che la sicurezza dei nostri ragazzi è una priorità assoluta e la messa in sicurezza delle nostre scuole è scelta politica che condivido perché giusta, dovuta, meritoria e che intendo proseguire se verrò eletta sindaca – le sue parole – In secondo luogo sono a precisare che il Comune di Campobasso ha ottenuto finanziamento per circa 21 milioni di euro per la ricostruzione della scuola D’Ovidio e della rigenerazione della piazza antistante e con previsione di parcheggio multipiano”.

Nel frattempo circa un anno fa è stato approvato il bando esplorativo per reperire immobili a Campobasso dove ospitare scuole dell’infanzia, non ricevendo alcuna disponibilità, né in città né nei comuni limitrofi, determinandosi così ad adeguare la struttura di  Selvapiana, di proprietà del Comune come soluzione transitoria.

“Tutto ciò considerato voglio dichiarare che, in caso di elezione da sindaca, il giorno dopo, proporrò  la seguente soluzione alla dirigente scolastica, ai rappresentanti del Consiglio di Istituto, ai genitori, ai docenti e al personale Ata. Le sezioni dell’infanzia saranno trasferite, per un triennio, presso un edificio in via Berlinguer,  nel quartiere dove erano prima, in attesa della ricostruzione delle scuole  di via Tiberio e di via Berlinguer. In ogni caso le sezioni dell’infanzia potranno iniziare regolarmente le attività in via Berlinguer dal primo settembre 2024, evitando in tal modo un trasloco durante l’anno scolastico 2024/2025. Le classi della  scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado saranno trasferite nell’edificio, che verrà individuato, dopo un ulteriore  avviso da pubblicare dal 15 al 30 giugno prossimo, per reperimento di strutture idonee all’attività scolastica, per un triennio, nel centro città o in zone immediatamente adiacenti, in attesa della ricostruzione della scuola D’Ovidio”.

Potranno essere presi in considerazione gli edifici già pronti o necessitanti di lavori, non eccessivamente onerosi, di adattamento alle esigenze scolastiche, che consentano di mantenere l’unità delle restanti classi della primaria e della secondaria,o,  anche in via subordinata, almeno di una delle due.

In caso di disponibilità congrue che dovessero pervenire entro il 30 giugno, anche con previsione di  lavori di adeguamento, che possano essere conclusi entro il 10 agosto, si procederà di conseguenza.

In caso di reperimento di edifici idonei ad accogliere solo la primaria, sempre per un triennio, si procederà con gli eventuali lavori di adeguamento, sempre entro massimo il 10 agosto 2024.

In questo caso, ha rimarcato Forte, le classi della scuola secondaria andranno nella struttura di Selvapiana, il cui progetto verrà ridimensionato per accogliere solo duecento studenti più personale docente e ATA.

In caso di indisponibilità riscontrata, le sole classi della primaria e della secondaria andranno, come soluzione transitoria, in contrada Selvapiana.

In ogni caso le classi della primaria e della secondaria resteranno certamente fino al 31 dicembre 2024 nell’attuale sede di piazza Repubblica con l’impegno, tuttavia, di far completare l’anno scolastico 2024/25, ossia fino ai primi di giugno del 2025, sempre nell’attuale sede,  condividendo con la società appaltatrice  tempi e modalità di consegna del cantiere, di esecuzione delle attività di sgombero di beni compatibili con la didattica per consentire la conclusione dell’anno scolastico.

“Nella denegata ipotesi che questa eventualità sia impossibile da perseguire, sarà anticipato il trasferimento a Selvapiana con tempi e modalità che non compromettano il regolare svolgimento dell’attività didattica – ha rimarcato ancora Forte – Certamente nessuno alunno sarà privato della propria attuale scuola senza avere pronta la nuova sede scolastica. Sono una persona che è stata, è e sarà sempre attentissima alla qualità della vita degli alunni, dei docenti e del personale ATA. A testimoniarlo è la mia intera vita professionale”.