La comunità ha ricordato le vittime della rappresaglia nazi-fascista


CAPRACOTTA. Un fiore nel luogo dove furono fucilati i fratelli Fiadino, vittime della più odiosa delle pratiche nazi-fasciste, la rappresaglia. La comunità di Capracotta ha celebrato così, questa mattina, la Festa della Liberazione.

“Ci siamo recati a deporre un fiore ‘Sotto il Monte’ – spiega il sindaco Candido Paglione – nel luogo dove il 4 novembre del 1943 Rodolfo e Gasperino Fiadino furono fucilati dalle truppe tedesche per rappresaglia.

È stato bello ascoltare dalla voce del sindaco dei ragazzi parole piene di significato sull’importanza del 25 aprile e sul valore della libertà riconquistata da noi italiani dopo la liberazione dalla dittatura nazi-fascista. Il dovere della memoria riguarda tutti, non soltanto i giovani, perché la libertà non è conquistata per sempre ed è più fragile di quanto si immagini.

Per questo, la manifestazione di oggi serve a ricordarci che la Resistenza va praticata ogni giorno, soprattutto in questi tempi in cui cominciano a riemergere pratiche antidemocratiche che credevamo sepolte per sempre”.

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