Il centrodestra non indica il candidato sindaco, ultimatum di Colagiovanni: “Subito il nome o vado da solo”

L’annuncio del consigliere comunale dei Popolari per l’Italia, che ha convocato una conferenza stampa per “punzecchiare la coalizione” e per esprimere la sua preoccupazione per il ritardo che si sta maturando. Incombono i tempi tecnici della raccolta delle firme per la presentazione delle liste


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Troppo ritardo nell’indicazione del candidato sindaco di Campobasso, il consigliere comunale dei Popolari per l’Italia Salvatore Colagiovanni lancia un ultimatum al centrodestra: se non si decide entro poche ore lui andrà avanti da solo.

Colagiovanni dunque indica la strada e lo fa in una conferenza stampa tenuta insieme al leader del nuovo Psi, Paolo Mancini e a Maurizio Mitro, che sta lavorando alla composizione di una lista civica, che raccoglierà le istanze e le candidature del Movimento ‘Diritti e libertà’ e del Movimento Civico 2024′. Assente, ma solo per impegni concomitanti, il leader dei Popolari per l’Italia Vincenzo Niro. Presenti invece le consigliere dei Popolari Carla Fasolino e Pina Passarelli.

“Da parte nostra abbiamo tre liste e stiamo lavorando alla quarta – ha detto Colagiovanni – Io ha dato la mia disponibilità a candidarmi a sindaco e il mio nome è stato portato al tavolo della trattativa già da tempo, insieme a quello di altri, anche importanti esponenti del centrodestra. Però non si decide, passa il tempo e sinceramente sono preoccupato per questa impasse che sta diventando anche un po’ ridicola. Non si parla di programmi, lo abbiamo fatto solo noi quando ci siamo riuniti, si devono presentare le liste e prima ancora si devono raccogliere le firme. Siamo al 17 aprile e siamo in ritardo, certo ancora ci sono i tempi tecnici, ma se si perde ancora tempo dobbiamo ragionare se siamo ancora in partita, per far sì che la coalizione possa realmente sfidare il centrosinistra e gli altri competitor in campo per poter vincere”.

Dunque un ultimatum che non è volontà di spaccare, “con questa conferenza stampa voglio solo punzecchiare gli amici del centrodestra”, e non è intenzione di chiedere qualcosa in cambio. A livelli di incarichi, anche in un ottica di futura ‘Toto-giunta’. “Non c’è niente che bolle in pentola, non ho chiesto niente, il mio interesse è solo per Campobasso, anche se forse c’è chi sta già pensando ai soldi del Pnrr e del Contratto di sviluppo. Ribadisco che non ho messo il veto su nessuno, il mio nome è insieme a quello di altri, che non possono essere buttati giù come birilli. Ma decidiamo e decidiamo subito. Altrimenti dopo buon lavoro a tutti ”.

Quindi l’ironia su quando scade l’ultimatum, “ieri”. Per poi specificare che l’attesa dovrebbe essere di poche ore, fino a domani in realtà, in attesa di indicazioni che dovrebbero arrivare da Roma prima che dal tavolo regionale dello schieramento. L’ironia, del resto, è una cosa che non manca a Colagiovanni, “in giro ci sono più candidati sindaco che liste”, che poi ricorda cosa è avvenuto nel 2019, il centrodestra che non vince al primo turno e che va al ballottaggio con il candidato sindaco del M5s Roberto Gravina, eletto con il 70% di consensi. “Voglio ricordare che cinque anni fa abbiamo avuto lo stesso problema, ringrazio chi si è sacrificato – ma abbiamo perso in maniera ingiustificabile. E non possiamo fare la stessa cosa”.