Questa mattina la presentazione a Trivento. Previsti percorsi personalizzati per la prevenzione, la cura e il benessere delle persone, con particolare riferimento alle fasce più fragili della comunità


TRIVENTO. ‘Giovani dentro’: il progetto è stato presentato questa mattina ai rappresentanti del mondo sociale e sanitario locale di Trivento.

Si tratta di un’azione volta a potenziare e di integrare i servizi sociali con i servizi sanitari del territorio. Una serie di percorsi personalizzati per la prevenzione, la cura e il benessere delle persone, con particolare riferimento alle fasce più fragili della comunità Finanziato nell’ambito del PNRR (Piano nazionale ripresa e resilienza), il progetto vede il Comune di Trivento come Ente attuatore, mentre l’ente gestore è la cooperativa Sirio di Campobasso.

Il progetto mira a sperimentare un modello integrato dei servizi sociali e sanitari, che garantisca la continuità delle cure attraverso la costruzione di risposte in grado di promuovere la salute psicofisica del cittadino nella sua globalità, favorendo l’accesso della persona ai servizi del territorio e l’integrazione dei professionisti dei servizi socio sanitari. Molti i servizi che verranno realizzati da esperti pronti a coprire con la propria competenza tutti i ruoli necessari: telesoccorso, telecontrollo, domotica assistenziale, servizi domiciliari e a sportello, servizi di aggregazione e animazione sociale e trasporto. Il tutto in un sistema fatto di attività e di collaborazione, per far nascere laddove possibile situazioni di mutuo aiuto e di benessere generale.

Alla riunione di questa mattina erano presenti tutti i referenti dei partner coinvolti. Sono stati illustrati gli step e le modalità di un percorso che a breve verrà presentato alla comunità. “Un progetto candidato dal Comune di Trivento, nell’ambito dei fondi PNRR, che è stato approvato dalle strutture ministeriali preposte, così come è avvenuto per altri pochi casi in Molise”. Così il sindaco Pasquale Corallo che ha aggiunto: “Abbiamo voluto questo confronto tra Comune, ente gestore, tecnici del sociale e infrastrutturali, medici, farmacisti e parroci, con tutti gli attori, dunque, che quotidianamente si impegnano a dare dignità e prospettiva di vita ai nostri cari anziani. Un momento importante al fine di meglio calibrare le risorse umane e finanziarie, che il progetto prevede per raggiungere dei livelli di assistenza predefiniti. Siamo davanti a un servizio importante per i nostri concittadini fragili, tutti siamo chiamati a dare il massimo, affinché possa partire bene e affermarsi, mettendo da parte i colori politici e le faziosità improduttive”.