Continua a far discutere la limitazione delle emissioni sonore connesse a forme di spettacolo e di intrattenimento musicale nei locali della città decisa dall’amministrazione comunale


ISERNIA. Continua a far discutere a Isernia la decisione dell’amministrazione comunale di firmare un’apposita ordinanza, con la quale è stata disposta “la limitazione delle emissioni sonore, per la tutela della quiete pubblica, connesse a forme di spettacolo e di intrattenimento musicale nei locali della città”. Questa sera, sabato 6 aprile, in piazza Celestino V – cuore della movida cittadina, soprattutto nel weekend – è comparso un banchetto di raccolta firme per chiederne il ritiro, assieme a uno striscione di protesta: “Resistere, restare, insistere”. Si tratta di un’iniziativa spontanea e popolare, condotta da alcuni cittadini che si vedono in disaccordo con l’ordinanza.

Il provvedimento, secondo l’amministrazione Castrataro, si è reso necessario “a seguito delle numerose e continue lamentele pervengono dalla cittadinanza, inerenti la problematica degli schiamazzi, dei frastuoni e dei rumori molesti derivanti da intrattenimenti musicali e sorgenti sonore, e, più in generale, in luoghi di ritrovo e di aggregazione”.