POLITICA & ATTUALITA'

Scuola in Molise, in un anno 2.000 ragazzi hanno abbandonato gli studi

I dati della Cgia di Mestre relativi al 2022. Nello stesso periodo si sono registrati  386 ‘cervelli in fuga’


CAMPOBASSO/ISERNIA. Nel 2022 i giovani che in Molise hanno abbandonato la scuola prematuramente sono stati 2000, pari all’8,3 per cento della popolazione presente nella fascia di età compresa tra i 18-24 anni. Sempre nello stesso anno, invece, i cosiddetti ‘cervelli in fuga’, cioè coloro che hanno lasciato la regione per trasferirsi all’estero sono stati 386.

In pratica, i primi sono un numero 5 volte superiore a quello dei secondi.

Questo quanto emerge dallo studio pubblicato di recente dalla Cgia di Mestre. In Molise, tuttavia, le percentuali risultano inferiori rispetto alla media nazionale che risulta essere dell’11,5 per cento per quel che concerne l’abbandono scolastico.

Secondo  l’Ufficio studi della Cgia, sono due problematiche estremamente delicate che, tuttavia, continuano ad avere, da parte dell’opinione pubblica, livelli di attenzione molto diversi. Se la dispersione scolastica non è ancora avvertita come una piaga educativa con un costo sociale spaventoso, la ‘fuga’ all’estero di tanti giovani, invece, lo è, sebbene il numero della prima criticità sia molto superiore a quello della seconda.

“Se a queste specificità – sottolinea la Cgia – che caratterizzano il nostro mondo giovanile aggiungiamo anche la crisi demografica in corso e la ‘rivoluzione digitale’ ormai alle porte, tutto ciò avrà delle ricadute pesantissime anche per le nostre imprese. Con sempre meno giovani e per una parte importante di essi con un livello di istruzione insufficiente, per tantissime Pmi trovare del personale preparato da inserire nei processi produttivi sarà una mission impossibile”.

L’Italia, rispetto ai principali Paesi dell’Unione Europea, nel campo nell’istruzione/formazione scolastica presenta due grossi problemi. “Il primo è  un basso numero di diplomati e di laureati, soprattutto in materie scientifiche – evidenzia lo studio –  Se in tempi ragionevolmente brevi non riusciremo a recuperare il gap con i nostri competitor, corriamo il pericolo di un impoverimento generale del sistema Paese”.

L’altra criticità riguarda “una elevata povertà educativa che, secondo gli esperti, va di pari passo con la povertà economica. Le cause che determinano la ‘fuga’ dai banchi di scuola sono principalmente culturali, sociali ed economiche: i ragazzi che provengono da ambienti socialmente svantaggiati e da famiglie con un basso livello di istruzione hanno maggiori probabilità di abbandonare la scuola prima di aver completato il percorso di studi che li porta a conseguire almeno il diploma di maturità”.

fonte immagine: https://www.stateofmind.it/2021/12/dispersione-scolastica-prevenzione/

Deborah

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