Lotto Zero, stop ai lavori? “Dopo la sentenza del Tar ci sono i presupposti tecnici” (VIDEO)

Lo specifica, a margine della conferenza stampa tenutasi oggi all’ex lavatoio di Isernia, l’avvocato Pino Ruta – firmatario del ricorso presentato dal Comune assieme al Wwf Molise ai giudici amministrativi regionali


di Pietro Ranieri

ISERNIA. La sentenza del Tar Molise 80/2024 che ha annullato la proroga della valutazione di impatto ambientale per il Lotto Zero potrebbe contenere i presupposti tecnici per uno stop ai lavori. Lo specifica, a margine della conferenza stampa tenutasi oggi all’ex lavatoio di Isernia, l’avvocato Pino Ruta – firmatario con il collega Enrico Ceniccola del ricorso presentato ai giudici amministrativi regionali dal Comune di Isernia assieme al Wwf Molise.

La pronuncia segna un punto di svolta dopo 10 anni di lotte, contestazioni e interlocuzioni da parte dei comitati cittadini – in primis il ‘No Lotto Zero‘ – delle associazioni ambientaliste e, recentemente, anche dall’amministrazione comunale guidata da Piero Castrataro, che il ricorso ai giudici amministrativi regionali l’ha sostenuto, voluto e infine presentato.

Il tutto sul presupposto che “sia la Via che l’autorizzazione paesaggistica erano ormai scadute da tempo“, specifica l’avvocato Ruta. Il Tar quindi “non fa nient’altro che accertare che questi provvedimenti autorizzativi siano venuti meno ‘ope legis’. Rilevando questo, accoglie conseguentemente il ricorso e censura tutta la procedura poi seguita per il rinnovo ovvero per la proroga di questi titoli“.

“Quanto al resto – aggiunge Ruta – sostiene che l’interesse strumentale, in senso tecnico, sia dell’associazione ambientale (il Wwf, NdR) che del Comune sia quello di chiedere all’Anas di prendere atto della sentenza e provvedere in autotutela a rimuovere tutti gli atti conseguenti, compreso quelli dell’appalto ancora in corso“.

Stop al cantiere, dunque? “Questo incide sul presupposto e pone un tema su ciò che succederà, dati i lavori fatti su degli atti autorizzativi in materia ambientale non più vigenti. Chiaramente le implicazioni che ne deriverebbero sarebbero quelle di deturpamento di bellezze naturali e anche di prosieguo di opere in corso senza titoli abilitativi. Da questo punto di vista, il tema di eventuali lavori che sono stati fatti o che possono proseguire in assenza di questi titoli prioritari – perché si tratta di una materia sensibile, come quella ambientale – solleva una questione urgente su cosa bisogna fare per sospendere quest’opera affinché vengano effettuate quelle verifiche, peraltro complesse e lunghe, che non sono state fatte per tempo“.

Soddisfatti i rappresentanti del comitato ‘No Lotto Zero’, che annunciano: “Questo per noi è una dimostrazione che quando si lotta, quando ci si impegna, c’è la possibilità di ottenere qualcosa per il proprio territorio. A questo punto diffideremo formalmente l’Anas, come del resto farà il Comune, ad annullare gli atti di gara d’ufficio perché senza la Via manca un presupposto. Il Tar stesso parla di ‘invalidità derivata’, che implica quindi un obbligo sostanziale su tale annullamento”. Inoltre, spiega Tiziano Di Clemente, il comitato chiederà anche ai tre sindaci di Isernia, Miranda e Pesche di intervenire a fermare i lavori, perché “è chiaro che il presupposto di legalità investe anche degli obblighi di vigilanza sul territorio da parte dei Comuni stessi”.