ISERNIA. Lotto Zero: Il Tar Molise ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Isernia che – come ricorderà – nel 2021 impugnò la determinazione del direttore del II Dipartimento della Regione Molise (n. 92 del 30.09.2021) relativa alla proroga del provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale.
Ricorso volto, in sostanza, a verificare la regolarità delle procedure, con particolare riferimento alla VIA, che hanno portato al rilascio delle autorizzazioni per l’avvio del cantiere per il completamento dell’ultimo tratto della superstrada Isernia-Castel di Sangro.
Ad avviso della Giunta la determinazione meritava di essere impugnata perché “presentava molteplici profili di illegittimità dell’intero impianto procedimentale di adozione della stessa, rilevandosi violazioni del dettato legislativo di cui al D.lgs. n. 152/2006 ed alla Legge 241/1990 sia relativamente alla violazione dei termini perentori per la richiesta della proroga, sia in assenza degli indefettibili presupposti per la concessione della stessa proroga. Il provvedimento di proroga – si legge ancora nell’atto di Giunta – è stato adottato in assenza di una rinnovata contestuale istruttoria con la necessaria partecipazione e consultazione con gli enti locali le associazioni ambientali, determinando una situazione di grave rischio ambientale a fronte di trascurabili effetti sulla viabilità a seguito della realizzazione dell’intervento”.
Il ricorso è stato quindi presentato, insieme al Wwf e seguito dagli avvocati Giuseppe Ruta ed Enrico Ceniccola. I giudici amministrativi hanno esaminato gli atti, decidendo di accogliere l’istanza.
Il Tar Molise dunque “ha annullato – si legge nella sentenza – la determinazione del Direttore del II Dipartimento della Regione Molise n. 92 del 30 settembre 2021 e la consequenziale nota trasmessa dall’Arpa alla Regione Molise in data 5 luglio 2021.
“Si tratta – scrive il sindaco Piero Castrataro – di un primo, importante, passo verso il riconoscimento delle nostre ragioni: la valutazione di un tracciato alternativo dell’opera, meno impattante sotto il profilo ambientale e più funzionale alle esigenze del territorio, anche dal punto di vista di un risparmio economico. Qui – sottolinea infine – non si tratta di opporsi allo sviluppo infrastrutturale, quanto di scegliere soluzioni sostenibili“.
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