POLITICA & ATTUALITA'

Isernia, barricate bipartisan contro l’accorpamento di Emodinamica: anche Iorio scende in piazza

Il mancato potenziamento del servizio sta sollevando proteste da più parti. L’assessore regionale: “La carenza di personale è una scusa”. Greco: “I conti non tornano, perché di fatto viene depotenziato l’unico presidio da tutelare”


ISERNIA. La conferma del mancato ripristino h24 del servizio di Emodinamica a Isernia e – quindi – dell’accorpamento del laboratorio al Cardarelli di Campobasso sta sollevando proteste da più parti animando in queste ore il dibattito politico. Sul piede di guerra anche l’assessore regionale delegato ai rapporti con i ministeri per l’attuazione del piano di rientro sanitario Michele Iorio, che – ancora una volta – si scaglia contro l’operato dei commissari.

“Servono a poco le parole della struttura commissariale relative all’emodinamica di Isernia – afferma – Parole con cui si vuole mascherare la chiusura del reparto nascondendosi dietro al dito dell’accorpamento. Una decisione che contrasta con le richieste fatte dalla stessa politica regionale ma anche dagli stessi parlamentari. Ancor meno fanno breccia le scuse che si vogliono accampare per tale decisione, e cioè la carenza di personale. Giustificazioni pianificate che servono solo a mascherare le illogiche decisioni contenute nel Piano Operativo perché a Isernia manca solo un cardiologo”.

L’assessore non ha dubbi: “La soluzione – sottolinea – se davvero si volesse procedere al risanamento della sanità pubblica mantenendo invariati il diritto alla vita dei cittadini dell’intera provincia, c’è. Si potrebbe procedere all’assunzione di uno specialista attraverso contratti specifici invece di ‘accorpare’. Allora alla struttura commissariale andrebbe ricordato, una volta per tutte, che il Molise è sì una regione commissariata ma non un popolo di fessi. Infatti a Isernia da inizio 2024 sono state effettuate 122 coronarografie di cui 44 con angioplastica. Da questo dato di partenza, per la proiezione annuale si prevedono 730 procedure e 260 angioplastiche. Quindi la giustificazione della struttura commissariale relativa ai numeri procedurali non regge. Inoltre, nei primi due mesi del 2024, su 60 giorni è stata garantita la prestazione H24 per 55 giorni ossia pari al 92%. Ne conseguenze che anche la scusante della carenza di personale non regge. La struttura commissariale dovrebbe dunque avere il coraggio di ammettere che si chiude l’emodinamica di Isernia perché è più facile obbedire ai diktat dei burocrati romani che trovare soluzioni per un’ intera popolazione”.

E proprio per questo motivo Iorio, ha annunciato, sin da oggi la mia partecipazione alla mobilitazione di piazza rispondendo all’appello del sindaco di Isernia Piero Castrataro.

Sulla questione si registra anche l’intervento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Greco. “Si scrive accorpamento, ma si legge chiusura – attacca – Benché qualcuno voglia far credere il contrario. Questa è la verità: la scelta di sacrificare il reparto di Emodinamica del ‘Veneziale’ non è altro che il preludio al suo definitivo smantellamento. Un disegno chiaro ormai da anni che abbiamo sempre contrastato, ma che prende inesorabilmente forma di fronte alla volontà di continuare a smontare pezzo dopo pezzo il sistema sanitario pubblico.

Il presidente della Giunta, Francesco Roberti, e l’assessore delegato ai rapporti con la struttura commissariale, Michele Iorio, si sono affannati a prendere le difese della comunità di Isernia alla pubblicazione della bozza del Pos: ora che il documento è stato licenziato, stando alle dichiarazioni dello stesso commissario, cadono tutte le maschere. A tal proposito, l’assessore Iorio aveva annunciato le sue dimissioni, in caso di accorpamento. Per coerenza politica, a questo punto attendiamo che vengano ratificate.

Non si possono tenere due piedi in una scarpa: è arrivato il momento di dimostrare che si è pronti davvero a tutto per tutelare un intero territorio come quello della provincia di Isernia.

Voglio ricordare infatti che tenere aperta h12 l’Emodinamica di Isernia, quindi avviarsi alla sua definitiva chiusura, vuol dire mettere a repentaglio la vita di migliaia di cittadini, in particolare dei comuni più periferici a ridosso dell’Abruzzo.

I conti non tornano, perché di fatto viene depotenziato l’unico presidio da tutelare. Nascondendosi dietro carenza di personale, si lascia scoperta la provincia di Isernia, mentre in quella di Campobasso permangono tre emodinamiche, di cui due pubbliche e una privata. Ciò nonostante i numeri dicono che il ‘Veneziale’ in proporzione possa gestire gli stessi accessi del ‘Cardarelli’ e del ‘San Timoteo’ messi insieme. Non ci vuole un genio per capire che la scelta è tutta politica. Dopotutto siamo alla vigilia delle amministrative. E verrebbe da chiedersi: sarebbe successo lo stesso se si votava anche a Isernia?

In definitiva, sarei curioso di sapere cosa ne pensano i consiglieri regionali di quel territorio. Di fronte a questa assurdità, come faranno i vari Di Lucente, Di Baggio e Passarelli a non prendere una posizione netta?

È inutile scaricare le responsabilità su commissari e tavoli tecnici ministeriali: il disegno è chiaro e questa per il centrodestra è una sonora sconfitta politica di fronte alla necessità di tutelare il diritto alla salute”.

E sulla questione continua il botta e risposta tra la consigliera del Pd Alessandra Salvatore e il governatore Roberti. “Il presidente – controreplica Salvatore – non solo non smentisce che tale previsione sia stata conservata, ma lo conferma espressamente, minimizzandone la portata”.

A nome di tutto il Gruppo regionale PD, la consigliera ribadisce non solo la vicinanza alla comunità isernina ed a quelle di tutta la provincia di Isernia “ma anche la mobilitazione ed il sostegno alle iniziative di protesta già organizzate ed in corso di organizzazione. Soprattutto sulla sanità, le chiacchiere, ormai, non incantano più nessuno”.

Deborah

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