Un viaggio significativo e mai raccontato nella storia del pensiero, da Aspasia a Luce Irigaray


ISERNIA. Giovedì 7 marzo alle ore 17:30 presso la Biblioteca civica “M. Romano” a Isernia, Simonetta Tassinari presenta “Il libro rosa della filosofia” di Gribaudo Editore. L’autrice, docente di storia e filosofia e scrittrice molto apprezzata dalla critica per i suoi saggi e romanzi, ripercorre  dall’antichità ai nostri giorni il pensiero filosofico femminile; una storia significativa mai raccontata, da Aspasia a Luce Irigaray; una filosofia che merita di essere  riscoperta benché sottovalutata e negata. “La filosofia richiede capacità di ragionamento e di argomentazione, facoltà giudicate scarse o nulle nelle donne” sottolinea Tassinari. “Perché alle donne fossero concesse certe possibilità sono occorsi millenni, e nemmeno oggi, salvo rari casi, possiamo affermare di trovarci di fronte alla parità di genere in questo senso”.

L’evento, promosso dalla Fidapa e dall’Inner Wheel di Isernia, prevede i saluti istituzionali del Direttore della Biblioteca ‘M. Romano’ Gabriele Venditti e, rispettivamente, delle presidenti dei predetti Club service, Ida Di Ianni e Marzia Bordignon. Dialogheranno con l’autrice Marialuisa Evangelista dell’Inner Wheel e Leontina Lanciano della Fidapa. 

Attraverso il viaggio avvincente dell’autrice emerge quanto sia stato articolato il pensiero filosofico di chi era considerata inferiore dalla società. Le donne hanno saputo affrontare tutte le branche della loro disciplina, la metafisica, l’etica, la bioetica, la politica, la logica, la pedagogia e la linguistica; dalle filosofe dell’antichità, come Aspasia, Assiotea, Ipparchia e  Ipazia d’Alessandria, la più celebre che pagò con la vita la sua emancipazione, alle protagoniste del medioevo; dalle pensatrici dell’Illuminismo e del Romanticismo, a Maria Montessori, neuropsichiatra, filosofa e celeberrima pedagogista; dalle  filosofe della prima e seconda ondata femminista, alle femministe degli anni Sessanta e Settanta, Germaine Greer e Luce Irigaray, fino al postmodernismo di Judith Butler.

“È mancata,  purtroppo – conclude Tassinari – la complementarità tra i due sessi”, che dal punto di vista creativo e decisionale,  sarebbe stata un immenso valore, che il mondo ha perso