Foto archivio (Ansa)

A Campobasso è stato disposto il divieto di coltivazione di fave e derivati nei terreni vicini all’abitazione e alla scuola frequentata dal minore


CAMPOBASSO. Tutelare, attraverso atti concreti, la salute di un bambino affetto da favismo. Con questo obiettivo la vicesindaca reggente di Campobasso Paola Felice ha firmato un’apposita ordinanza con cui si vieta la coltivazione di fave e derivati nei terreni vicini all’abitazione e alla scuola frequentata dal minore.

“Il favismo non è un’allergia – sottolinea il primo cittadino – È una malattia trasmessa ereditariamente con il cromosoma X, per tale motivo colpisce in maggioranza gli uomini rispetto alle donne che sono portatrici sane. Si tratta di un’anomalia genetica, che interessa alcuni enzimi contenuti nei globuli rossi, che si manifesta con un’alterazione del gene G6PD che può portare a una crisi emolitica e quindi alla distruzione dei globuli rossi”.

In via cautelativa, al fine di tutelare la salute del minore, l’ordinanza sindacale impone il divieto assoluto di coltivazione di fave e derivati nei terreni adiacenti all’abitazione del minore in via Pirandello, nonché nei pressi della scuola dell’Infanzia I.C. Petrone, sita in via Leopardi, per un raggio, in linea d’aria, di 300 metri.