Tradizioni, misteri, simbologie e antichissimi rituali si sono riversate nel capoluogo pentro, che diventa ancora una volta la capitale europea del carnevale. Il racconto dell’evento


ISERNIA. Tradizioni, misteri, simbologie e antichissimi rituali, ma anche colori, speranza e gioia: questo è il Carnevale europeo delle maschere zoomorfe, di scena a Isernia proprio in questi giorni. Oggi, sabato 24 febbraio, centinaia di figuranti si sono riversati sulle strade principali della città e, da corso Garibaldi, sono partiti alla volta di piazza Andrea d’Isernia per celebrare il momento di passaggio tra le stagioni, scacciare l’inverno e accogliere l’arrivo della primavera.

Una ritualità antichissima, di cui – sottolinea il direttore artistico della manifestazione, Mauro Gioielli – si hanno tracce fin dall’età Paleolitica. I mascheramenti zoomorfi, che prima avevano una funzione venatoria, si sono trasformati in totem e in simboli sia apotropaici che esortativi. Con le loro inevitabili variazioni culturali e territoriali, di fondo hanno però conservato uno spirito affine, una simbologia comune che si ripete, spesso invariata, a Paesi interi di distanza.

Isernia si è fatta capitale, ancora una volta, di questa Babele di colori, suoni e danze, che pur geograficamente lontane parlano una lingua comune all’intero bacino del Mediterraneo. Una grande festa all’insegna dei valori che l’Europa stessa rappresenta.

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