La soddisfazione del presidente del gruppo regionale Aiac Stefano Maggiani e defl suo vice Pierluigi Vossi


ROMA/CAMPOBASSO. Siglato l’Accordo Collettivo che rivoluziona il mondo dei Tecnici Dilettanti nel calcio italiano. Le tre firme di Gabriele Gravina (Figc), Giancarlo Abete (Lnd), e Renzo Ulivieri (Aiac) segnano un passo significativo nella regolamentazione delle collaborazioni coordinate e continuative di lavoro sportivo nell’ambito dilettantistico.

L’accordo, elaborato in base al Decreto legislativo 36 del 2021, rappresenta un cambiamento importante rispetto ai precedenti Protocolli d’intesa. Si tratta della prima regolamentazione completa del rapporto tra società e tecnici, all’interno del quadro della nuova legge sul lavoro sportivo. Più di 30.000 allenatori nel mondo dilettantistico ne beneficeranno, costituendo la solida base della piramide federale nel calcio italiano.

L’Accordo affronta diversi aspetti del ruolo del tecnico, come la pattuizione di premi a obiettivo e la certificazione dell’esonero presentata direttamente dall’allenatore. L’articolo 17 garantisce tutele per le allenatrici in relazione a maternità e puerperio. Si passa da un sistema di massimali a uno che prevede un compenso minimo mensile, evidenziando una volontà di stabilire una soglia minima e consentire superamenti in alto.

Renzo Ulivieri sottolinea che l’Accordo dimostra la volontà di fare sistema senza egoismi, incoraggiando altri a seguirne l’esempio. Il vicepresidente vicario Aiac, Pierluigi Vossi, esprime emozioni positive sottolineando l’importanza dell’accordo per gli allenatori italiani che contribuiscono socialmente e offrono opportunità ai giovani, soprattutto nelle regioni meno servite come il Molise.

Il presidente del Gruppo Regionale AIAC Molise, Stefano Maggiani, e il vicepresidente vicario AIAC, Pierluigi Vossi, condividono il significato storico dell’accordo. Quest’ultimo sottolinea l’importanza delle tutele legali, economiche, assistenziali e previdenziali garantite agli allenatori, evidenziando il ruolo cruciale che svolgono nel preservare il diritto alla pratica sportiva dei cittadini, specialmente giovani, in un contesto in cui lo Stato e la scuola sono spesso assenti o carenti.