SULMONA/ISERNIA. Condanna a 15 giorni di reclusione (pena sospesa) e al risarcimento da liquidare in separata sede. Questa la sentenza del Tribunale di Sulmona nei confronti di una 60enne di Isernia, finita sotto processo per appropriazione indebita.
Come riferisce ‘Il Centro’, secondo l’accusa, la donna dopo il decesso del marito, con il quale era convolata in seconde nozze, si era appropriata di diversi beni: suppellettili, arredi, preziosi e telefoni cellulari, destinati invece ai figli che il marito aveva avuto dalla prima moglie.
L’avvocato di parte civile, Pietro Savastano, ha depositato una richiesta di risarcimento pari a 75mila euro.
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