Identificato un sospettato per l’assassinio di Todorov Rayko: investigatori al lavoro alla ricerca di ulteriori elementi


LARINO. Svolta nelle indagini sull’assassinio di Todorov Rayko: nella tarda serata di ieri, 10 febbraio, è stato eseguito il fermo del pubblico ministero di un uomo gravemente indiziato per l’omicidio, avvenuto tra il 7 e l’8 febbraio.

Al momento non emergono altri particolari da parte degli investigatori, che saranno resi noti in una conferenza stampa nei prossimi giorni subito dopo l’interrogatorio di garanzia da parte del Gip di Larino. Le indagini continuano serrate alla ricerca di ulteriori elementi.

Il fermo all’esito delle indagini condotte dai carabinieri di Larino con la collaborazione della Sis del Reparto Operativo di Campobasso per le attività tecniche e a seguito d’indagine della polizia di Stato della questura di Foggia presso il Commissariato di San Severo, congruenti con quelle di Larino.

Quella notte, i carabinieri erano intervenuti per una richiesta di aiuto fatta al 112 a seguito di un tentativo di furto presso un’azienda agricola. Al loro arrivo il 37enne era agonizzante, con grosse ferite alla testa e in una pozza di sangue. È poi deceduto al suo arrivo in ospedale a Termoli. Si sospetta che l’uomo sia stato aggredito mentre cercava di introdursi in una proprietà privata. Non si esclude la presenza di presunti complici, perché si sta lavorando sulla ipotesi che l’uomo non fosse solo.

Oltre al furgone trovato vicino al corpo dell’uomo, affidato alla Scientifica per i rilievi, sono sotto la lente degli investigatori anche alcuni attrezzi e oggetti contundenti. Dalla loro analisi si tenterà di capire se tra questi ci sia l’arma del delitto.

Intanto la Procura ha dato il nulla osta per riconsegnare alla famiglia la salma. L’ultimo saluto a Rayko si terrà in Bulgaria, dove i parenti hanno deciso di tumularlo accompagnandolo nell’ultimo viaggio.