Si tratta di Claudio Favellato, coinvolto nell’inchiesta della Procura di Roma, nell’ambito della quale sono finiti nei guai per bandi e assunzioni pilotate Gabriele Visco, ex dipendente di Invitalia e figlio dell’ex ministro, l’avvocato capitolino Luca Leone e l’ex consigliere di An Pierluigi Fioretti. Sequestrati 230mila euro


ROMA. Quattro arresti (ai domiciliari) sono stati eseguiti oggi dai finanzieri del nucleo speciale Polizia valutaria su richiesta dalla Procura di Roma. Le ipotesi di reato sono corruzione e traffico di influenze illecite e si riferiscono a fatti risalenti ad un anno e mezzo fa.

Su disposizione del gip, le misure cautelari riguardano Gabriele Visco, figlio dell’ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco e fino a qualche tempo fa dirigente pubblico di Invitalia, l’avvocato romano Luca Leone, l’ex consigliere comunale di An Pierluigi Fioretti e l’imprenditore edile pentro Claudio Favellato. Questi ultimi due – come si legge sul Corriere – avevano rispettivamente i ruoli di intermediario e di beneficiario finale all’interno “di un sistema – ha ipotizzato e scritto la Procura in una nota stampa – di relazioni illecite diffuso e consolidato, nel quale un ex dirigente pubblico (Visco, ndr), con la mediazione di un imprenditore romano, avrebbe favorito, a fronte di denaro e di altre utilità, l’aggiudicazione di un bando di gara di oltre 4 milioni di euro a una società riconducibile a un costruttore e tentato di agevolare l’assunzione presso una partecipata pubblica di una persona vicina a quest’ultimo.

In tale ambito sarebbe emersa inoltre una vicenda corruttiva – prosegue il comunicato – nella quale l’ex dirigente avrebbe affidato un incarico di consulenza (per un importo di 230 mila euro) presso l’ente in cui era impiegato a un avvocato di sua conoscenza, ottenendo la retrocessione di parte dei compensi fatturati dal legale per prestazioni in realtà mai effettuate”.

Le misure cautelari sono state emesse nell’ambito della fase delle indagini preliminari.