Sabatelli: “Mancati per la prima volta in stagione carattere e certezze”. Dopo la sosta il 3 marzo arriva all’Arena Sesto San Giovanni


RAGUSA. Secondo sconfitta consecutiva per La Molisana Magnolia Campobasso che, al PalaMinardi di Ragusa, disputa la gara più brutta della stagione, pagando dazio ad un primo quarto con troppi errori e forzature in attacco (alla fine le rossoblù chiuderanno la serata con un 4/23 dall’arco dei tre punti) e più di qualche passaggio a vuoto in difesa (21 punti subiti nei primi dieci minuti), un’onda lunga pagata a caro prezzo dalle magnolie sino al termine della contesa.

Eppure sono proprio le molisane a siglare i primi punti di serata con Dedić, ma Ragusa gira l’inerzia e mette a segno un break di 6-0. Mištinová prova a riavvicinare i fiori d’acciaio, ma Ragusa prova a fuggire nuovamente ed ha sei punti di margine sul 12-6.

Le campobassane si riavvicinano, poi c’è spazio per una tripla per parte (di Dedić quella molisana), ma l’attacco poi non riesce ad essere più efficace e, complice qualche passaggio a vuoto in difesa e qualche fallo di troppo, Ragusa vola sino al +10 (21-11) di fine periodo.

L’attacco delle magnolie continua a stentare con le triple che si infrangono sui ferri del PalaMinardi. Il tassametro offensivo di Ragusa, invece, marcia con costanza e porta le iblee sino al +16 del 29-13. Sul finale di periodo le siciliane finiscono per doppiare i fiori d’acciaio (34-17), un -17 che è anche il fardello con cui il gruppo di coach Mimmo Sabatelli entra nell’intervallo lungo.

Quattro punti in successione di Kunaiyi rappresentano un bel segnale per le magnolie, ma le ragusane rispondono con una tripla. Ancora la totem nigeriana mette a segno un punto dalla lunetta, poi la tripla di Dedić ed i due tiri liberi di Trimboli riportano le campobassane a soli quattro possessi (39-27). Ancora Dedić, a cronometro fermo, tiene le rossoblù a quattro possessi. Un break di 5-0 delle isolane allontana nuovamente le padrone di casa sul +17 (46-29). Mištinová prova ad alzare la voce e, sul finale, Trimboli realizza per il meno quindici (48-33), punteggio con cui si entra nell’ultimo periodo.

Kunaiyi prova a dare ulteriore mordente alle compagne in avvio di quarto periodo. Ragusa cerca di rispondere, poi ci sono un fallo tecnico sul fronte delle iblee ed una tripla di Mištinová che vale il meno 13 (53-40). Ragusa risponde prontamente con Mištinová che, dal canto suo, prova a rendere meno amaro il passivo sino a quello che è il -14 finale (63-49).  

“Inutile girarci intorno – le parole di coach Mimmo Sabatelli – abbiamo dato vita ad una partita non felice soprattutto nei primi due quarti, quando, tra l’altro, il vederle avvicinarsi a livello di differenza canestri si è fatto sentire anche a livello mentale. Per la prima volta nella nostra intera stagione non c’è stata esemplarità nella nostra condotta sul parquet, mancando anche di carattere e certezze. Abbiamo finito con il forzare tante soluzioni dall’arco dei tre punti, con percentuali nefaste al termine (il 17%) e anche in difesa – prosegue coach della Magnolia – abbiamo avuto tante, troppe distrazioni, sino all’intervallo per quella che è stata un’entrata sul parquet soft. Loro ci hanno messo sotto pressione e le palle perse in attacco hanno fatto il resto. Ribadisco non è stata una bella prestazione e sono emerse anche le difficoltà delle giocatrici che non avevano potuto allenarsi”.

Ora, circa la prospettiva di una lunga sosta, con un mese senza impegni ufficiali per le campobassane, il tecnico delle magnolie cerca di vedere la situazione a tutto tondo. “Da un lato avremo l’occasione per recuperare le acciaccate, dall’altro occorrerà cercare di non perdere il ritmo partita a fronte di questo lungo lasso di tempo senza gare, tanto più perché il rientro ci porterà di fatto ad una sorta di spareggio per il quarto posto”.

Con certezza, a fronte di una Geas Sesto San Giovanni in striscia da cinque partite, la sfida interna del 3 marzo contro le lombarde sarà di fatto un’occasione per provare a riequilibrare il percorso, cercando anche di provare a riscattare il match di inizio gennaio, costato la mancata qualificazione alle Final Four di Coppa Italia di Torino.