L’assise ha approvato una manifestazione di volontà  con la quale si chiede l’annullamento in autotutela delle delibere della Regione  del 27.10.2023 e 12.10.2023


MACCHIAGIODENA. Debito sanitario:  il Consiglio comunale di Macchiagodena, guidato dal sindaco Felice Ciccone  ha approvato una manifestazione di volontà indirizzata alla Giunta e al Consiglio regionale del Molise  con la quale si chiede l’annullamento in autotutela delle delibere del 27.10.2023 e 12.10.2023 e di ‘portare il conto’ “a chi il debito lo ha creato e non ai cittadini molisani”

Come noto, la Giunta Regionale del Molise con delibera n. 336 del 27.10.2023, ha approvato la proposta di un piano di rientro del disavanzo di amministrazione di  560 milioni di euro,  spalmando il debito fino al 2051.

“Tale disavanzo è costituito – si legge in una nota del Comune di Macchiagodena –  in massima parte, da importi riconducibili alla materia sanitaria, la quale come è noto, a far data dal 2009, risulta commissariata e dunque di competenza statale.

La struttura commissariale, nominata dal presidente del Consiglio dei Ministri, nel corso degli anni anni ha sempre lavorato autonomamente  senza subire alcuna interferenza riconducibile agli organi regionali amministrativi, legislativi o politici.

Ciò nonostante,  non solo non ha ridotto la situazione debitoria, ma l’ha aumentata notevolmente con la conseguenza che le imposte regionali in Molise sono le più alte d’Italia proprio a causa di tale pesante situazione debitoria.

Con delibera del 17.10.2023, n. 327, la Giunta Regionale, infatti, ha aumentato l’addizione regionale Irpef portandola, per i redditi più alti, al 3.7%.

Riteniamo che sia ingiusto che un debito di così importante rilevanza debba ricadere direttamente ed irrimediabilmente sulle tasche dei cittadini molisani costretti anche a subire le carenze e le conseguenze di un servizio sanitario inefficiente”.