Presso gli uffici dell’Ica Creset decine e decine di persone in attesa per chiarire la loro posizione: in molti hanno già pagato e si sono visti recapitare nuovi solleciti


ISERNIA. Caos bollette dell’acqua: ingiunzioni ripetute, file e proteste presso gli uffici dell’Ica Creset a Isernia. Molti residenti si sono infatti visti recapitare nuovi solleciti anche su somme già pagate o comunque su situazioni già chiarite in passato presentando le debite ricevute. Su segnalazione degli utenti, isNews si è recata sul posto per raccogliere testimonianze e accertarsi della situazione.

Sono decine e decine le persone stipate nello stretto corridoio in attesa per chiedere spiegazioni. Subito le prime lamentele sono sulle condizioni di accoglienza degli utenti. Lo spazio, come anticipato, è piccolo e non pensato per ricevere i flussi di gente che in queste ore stanno affollando l’ufficio. Inoltre, pur essendoci sportelli diversificati – uno per l’idrico e uno per i rifiuti – la fila è una sola, con un unica colonnina per la distribuzione dei numeri. Chi, quindi, deve rivolgersi agli operatori per una situazione specifica si trova magari a dover affrontare una fila doppia, con tutte le conseguenze del caso. Ore e ore di attesa per pochi minuti di operazione. I presenti lamentano, peraltro, la mancanza di risposte sia telefoniche che via email, che costringe dunque i residenti a recarsi fisicamente in sportello.

Il problema principale, però, è la ragione per la quale così tante persone stanno affollando in questi giorni gli uffici dell’azienda concessionaria per il Comune di Isernia. Ica Creset, circa attorno al 6 gennaio, ha fatto pervenire agli utenti centinaia di solleciti di pagamento per l’acqua, che fanno riferimento, però, a bollette già saldate. Altri lamentano discrepanze anche sulle altre imposte comunali come la Tari. Peggio ancora, molti utenti lamentano di aver ricevuto ingiunzioni facenti riferimento a situazioni già chiarite in precedenza. Pratiche, quindi, mai smaltite dall’azienda nonostante gli avvisi ricevuti dagli utenti. Inoltre, spesso gli importi sono sbagliati – in eccesso – e questo comporta comprensibilmente l’ira dei residenti, che vogliono spiegazioni, soprattutto quando hanno già provveduto a chiarire e saldare il richiesto.

Dunque, tanti i disagi per gli utenti, costretti ancora una volta a far valere i propri diritti di fronte a mancanze e inadempienze.

Pierre