Dalla sigla sindacale Guarracino e De Benedittis rispondono alle dichiarazioni dell’Ugl: “Professionisti preparati e adeguatamente formati, chi dice il contrario mente”


CAMPOBASSO. “Con stupore estremo e forte disappunto abbiamo letto stamane un articolo di un sindacalista dell’Ugl che sostiene che gli operatori sanitari dipendentiida aziende che gestiscono legittimamenteun appalto di servizi per la Asrem non siano adeguatamente formati e preparati per svolgere i servizi che gli sono stati affidati”. Così esordiscono Pasquale Guarracino e Lidia De Benedittis, della UilTucs Molise, in merito alle dichiarazioni del segretario Ugl Giovanni Colacci.

“È a dir poco vergognoso che sia un sindacalista a muovere tali critiche verso lavoratori che ormai da anni vengono impiegati negli Ospedali molisani e che sono ben più che formati e professionalizzati per le mansioni che sono chiamati a svolgere: il sindacalista dell’Ugl forse non sa che la maggior parte degli ausiliari sanitari che svolgono servizi negli Ospedali molisani ha il titolo di operatore socio sanitario ed è comunque formatoin maniera tale da non creare disservizi nelle strutture ospedaliere. Il sindacalista dell’UGL forse dimentica gli immani sacrifici che il personale ausiliario haaffrontato in periodo di pandemia, senza le garanzie di un pubblico impiego, ma con l’amore e la dedizione per il proprio lavoro”, proseguono dall’UilTucs Molise.

“Forse il sindacalista dell’UGL ha dimenticato le richieste cheal personaleausiliario sono state fatte nel periodo emergenziale – ed anche nel quotidiano – da parte di tutto il personale sanitario, anche e soprattutto per sopperire alle carenze derivanti proprio dalle situazioni critiche della sanità pubblicae non sa che quei lavoratori con l’impiego che la società esterna dà loro mantengono se stessi e le proprie famiglie.”Forse il sindacalista dell’UGL ha dimenticato le richieste cheal personaleausiliario sono state fatte nel periodo emergenziale – ed anche nel quotidiano – da parte di tutto il personale sanitario, anche e soprattutto per sopperire alle carenze derivanti proprio dalle situazioni critiche della sanità pubblicae non sa che quei lavoratori con l’impiego che la società esterna dà loro mantengono se stessi e le proprie famiglie”, aggiungono Guarracino e De Benedittis.

“Senza nulla togliere alle macroscopiche problematiche del settore della sanità pubblica in Molise, noi riteniamo che, invece di sbandierare NO agli operatori esterni nellestrutture sanitarie molisane, questi vadano valorizzati per le loro professionalità e premiati per la loro dedizione, anche se non sono pubblici dipendenti”, concludono dalla UilTucs Molise.