POLITICA & ATTUALITA'

Demolizione e ricostruzione dell’Andrea d’Isernia: serve una nuova sede per la Croce Rossa

Avviato il confronto con l’amministrazione. Il presidente Rea: “Le soluzioni proposte non si sono dimostrate adeguate alle esigenze dell’associazione”


ISERNIA. L’avvio dei lavori di demolizione e ricostruzione dello stabile dell’ex scuola Andrea d’Isernia, comporta inevitabilmente la necessità di trovare una nuova sede per la Croce Rossa, attualmente ospitata nello stabile di via Pascoli. In merito si registra l’intervento del presidente del comitato isernino della Cri Fabio Rea.

“Desidero sottolineare – scrive in una nota – che, ad oggi, non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale che implicasse la necessità di abbandonare l’immobile. Nel settembre scorso, al fine di tutelare i beni materiali e immateriali dell’Associazione ho chiesto un incontro urgente con il sindaco e con altri rappresentanti dell’amministrazione comunale. Questi ultimi hanno suggerito soluzioni che però non si sono dimostrate adeguate alle esigenze dell’associazione, in quanto gli edifici proposti presentavano gravi carenze strutturali e di spazio.

Questa incertezza sta già causando gravi difficoltà operative. Attualmente, non possiamo richiedere e gestire materiale destinato agli indigenti, poiché non abbiamo la sicurezza di una sede dove immagazzinarlo e distribuirlo. Questa limitazione incide negativamente sul nostro lavoro quotidiano e sulla nostra capacità di assistere le fasce più fragili della popolazione.

Al momento, non abbiamo ricevuto ulteriori comunicazioni ufficiali o informali. Di fronte a questa incertezza, si prospettano due scenari possibili: nel caso meno grave, il Comitato potrebbe doversi trasferire dal capoluogo in un altro comune della provincia, una circostanza senza precedenti nella storia della Croce Rossa Italiana. Nel peggiore dei casi, potremmo essere costretti a cessare le nostre attività per mancanza di una sede adeguata.

Il Comitato di Isernia della Croce Rossa conta 200 volontari attivi in svariati ambiti, dall’assistenza sanitaria a quella sociale, e dispone di un ampio parco mezzi, incluso cinque ambulanze. Il Comitato è impegnato in attività quotidiane, a titolo gratuito, di prevenzione delle patologie più diffuse, nel supporto agli indigenti e alle persone senza fissa dimora, compresi gli immigrati in attesa di collocazione.

Inoltre, svolgiamo un ruolo cruciale come organo di protezione civile nazionale, intervenendo in situazioni di emergenza come calamità naturali e disastri”.

Deborah

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