L’opposizione aveva richiesto la convocazione di un consiglio monotematico: l’istanza però non è stata accolta


TERMOLI. I consiglieri comunali di minoranza al Comune di Termoli si dichiarano fortemente preoccupati in merito alle recenti decisioni regionali riguardanti il dimensionamento scolastico per l’anno 2024/2025 che prevedono la soppressione di un istituto comprensivo nel territorio della città adriatica.

La minoranza nella giornata di sabato 30 dicembre 2023 aveva richiesto la convocazione di un consiglio urgente e monotematico per “per impegnare l’intera assise a chiedere la revisione del piano di dimensionamento scolastico, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, partecipazione e autonomia scolastica, chiedendo così di non sopprimere nessuna dirigenza a Termoli”.

La domanda era stata resa possibile dallo spiraglio aperto dal decreto Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei Ministri in data 28 dicembre 2023, che consentirebbe di tagliare soltanto due istituti scolastici, a differenza invece della delibera di Giunta Regionale 402 del 27 dicembre 2023 che ha previsto la soppressione di tre dirigenze: una su Termoli, una su Campobasso e una su Venafro.

“Il presidente del consiglio comunale Annibale Ciarniello – scrivono i consiglieri – avrebbe potuto indire, come da noi richiesto, un consiglio straordinario per la giornata di oggi, così da poter trasmettere un atto formale di ferma contrarietà al Consiglio Regionale, chiamato a decidere domani 4 gennaio sul piano di dimensionamento scolastico. Proprio come fatto dal Comune di Campobasso. Eppure ciò non è stato fatto: né il sindaco reggente Vincenzo Ferrazzano né gli altri esponenti della maggioranza di centrodestra hanno sollecitato la convocazione”.

“A questo punto – concludono gli esponenti di opposizione – non ci resta che rivolgere un pubblico appello al Presidente della Regione Molise Francesco Roberti che ha fatto della ‘termolesità’ il suo cavallo di battaglia durante l’ultima campagna elettorale”.