L’ennesima odissea per i pendolari molisani, costretti a un viaggio da incubo


ISERNIA. Sono le 23:10 quando i distrutti passeggeri partiti da Roma più di cinque ore prima approdano finalmente a Isernia, con novanta e più minuti di ritardo rispetto al previsto. Il pullman con cui sono arrivati non è lo stesso con cui sono partiti. Dalle loro facce s’intuisce: è stato l’ennesimo viaggio della speranza.

Un’odissea che aveva assunto caratteri poco piacevoli già da Tiburtina, quando alla partenza i pendolari – molti, perché è giovedì 21 dicembre, e in tanti stanno tornando a casa per le feste – hanno trovato ad attenderli un mezzo vecchio, scomodo e assolutamente inadeguato per il volume di passeggeri. Ma ormai, il povero viaggiatore molisano è abituato a ben altri sacrifici. Che saranno mai due ore di viaggio stretti tra i sedili di un pullman un po’ agée e palesemente non adatto a viaggi lunghi?

Tra Cassino e San Vittore, però, qualcosa non va per il verso giusto. “Ho sentito un rumore fortissimo e il pullman ha iniziato a camminare come se avesse investito qualcosa – racconta telefonicamente a isNews una passeggera – ho guardato dal finestrino e ho capito che era esplosa una gomma“. Con fatica, l’autista è riuscito ad accostare in una piazzola di sosta, poi ha fatto delle telefonate per chiedere aiuto. Alla fine, racconta sempre la testimone, per mettere il mezzo in sicurezza ha deciso di ripartire comunque. Ma dopo poco tragitto lo pneumatico ha iniziato a emettere fuoco e fiamme. Inevitabile un’ulteriore sosta, ma stavolta niente piazzola: non c’era tempo di trovarne una. L’autista è subito intervenuto con un estintore e ha chiesto ai passeggeri di chiamare nel mentre i soccorsi.

C’era molto fumo. Siamo dovuti scendere a bordo strada, che era molto trafficata essendo in prossimità del rientro per le feste – spiega ancora la donna che si trovava sul mezzo – Poi abbiamo chiamato vigili del fuoco che sono arrivati con la polizia e il personale autostrade per regolare il traffico. Quando hanno spento tutto ci hanno mandato un pullman in sostituzione, era uno di quelli delle Ferrovie dello Stato, che ci ha trasportato fino a Isernia”. Arrivo: ore 23.10. Ma non è finita lì: i passeggeri diretti a Campobasso sono stati recuperati da un altro mezzo Atm che ha terminato infine la corsa nel capoluogo. Oltre sei ore dopo la partenza.

“Non è tanto per il ritardo – racconta la testimone ancora a isNews – ma la paura che abbiamo avuto a dover stare lì, praticamente a bordo strada, con le altre auto che sfrecciavano a pochi metri. Ci siamo protetti in parte sulla collinetta, ma sarebbe bastato un niente per finire in strage”.

Pierre