CRONACA

Incendio a Campobasso, in prognosi riservata il fratello del bimbo morto. Il padre dimesso dall’ospedale

Una tragedia che ha sconvolto l’intero Molise e che avrebbe potuto avere un bilancio anche più drammatico, come hanno evidenziato i vigili del fuoco. La Procura ha aperto un’inchiesta per accertare le cause del rogo


CAMPOBASSO. Tragedia di Colle Calcare, è stato dimesso dall’ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso il padre di Alessandro, il bimbo di 9 anni morto nell’incendio divampato nell’abitazione alla periferia di Campobasso. Una notizia drammatica, di cui si sta occupando anche la stampa nazionale.

I medici non hanno ritenuto preoccupanti le condizioni dell’uomo, come quelle della madre, una donna di 35 anni, che dovrebbe essere a sua volta dimessa a breve, avendo riportato leggere ustioni al volto e al collo, mentre cercava di salvare la bimba più piccola, 4 anni non ancora compiuti, portandola all’esterno della villetta. Bimba che rimane ricoverata, a scopo precauzionale, mentre è stato trasferito all’ospedale ‘Santobono’ di Napoli il maggiore dei tre figli, 12 anni, che avrebbe sintomi da intossicazione da monossido e che dovrebbe essere sottoposto alla camera iperbarica. Il ragazzo si trova in prognosi riservata.

La notizia della morte del piccolo Alessandro, avvenuta a una settimana dal Natale, ha sconvolto Campobasso e tutto il Molise. Ma il bilancio dell’incendio poteva essere anche più grave. “I colleghi intervenendo tempestivamente hanno fatto in modo che la disgrazia non avesse proporzioni maggiori”. Parole molto chiare, quelle pronunciate dal comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Campobasso Marcello Lombardini, dopo un sopralluogo.

“Al momento non c’è nessuna ipotesi sulle cause – ha dichiarato all’Ansa – Con il Nucleo Investigativo Antincendi stiamo facendo i rilievi, ma ci vorrà tempo, siamo alle fasi preliminari e la dinamica non è chiara”. Lombardini ha confermato poi che proprio un Vigile del fuoco ha tentato di rianimare il piccolo praticando un massaggio cardiaco. Al termine del sopralluogo di oggi i pompieri hanno repertato e portato via in alcuni sacchi diversi oggetti prelevati nell’abitazione.

Dello stesso tenore la posizione della Polizia. “Al momento non c’è nessuna ipotesi sulle cause della tragedia, aspettiamo che il Nucleo investigativo dei Vigili del fuoco termini il suo lavoro e poi faremo le nostre indagini”, ha dichiarato il capo della Squadra Mobile di Campobasso Marco Graziano, che che ha annunciato la volontà di ascoltare appena possibile le testimonianze dei genitori di Alessandro. Nel frattempo la Scientifica ha svolto i primi rilievi.

Intanto la Procura di Campobasso, che sull’accaduto ha aperto un’inchiesta, dopo il sopralluogo, svolto nella villetta dal sostituto Anna Rita Carollo, ha disposto anche una verifica sulle modalità e sui tempi dei soccorsi, effettuati sia dal 118 che dai vigili del fuoco. La chiamata, fatta dal padre, è arrivata al 115 poco dopo la mezzanotte. Sia i pompieri, i primi ad arrivare sul luogo della tragedia, che i sanitari del pronto intervento sanitario, al loro arrivo hanno provato a rianimare il bambino, con il massaggio cardiaco, purtroppo senza riuscirci. Le cause del decesso saranno accertate con le indagini e con l’esame autoptico, disposto dalla Procura sulla salma del piccolo, che si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria nell’obitorio dell’ospedale Cardarelli.

Solo gli accertamenti consentiranno di stabilire le cause dell’incendio, divampato nella notte mentre tutti erano a letto, originato forse da un corto circuito, partito forse da un elettrodomestico o da una ciabatta multi-presa. Si è parlato anche di una candela votiva per la Novena di Natale, ma questo è tutto da dimostrare.

Quel che sembra già accertato è che il fuoco abbia divorato il divano del salotto, sprigionando un fumo denso che ha saturato l’aria, riempiendo le stanze. Il calore, nell’appartamento mansardato al terzo piano, ha raggiunto una temperatura altissima.

“Ho sentito le mattonelle che scoppiavano” ha raccontato alle televisioni locali il nonno, che abita al piano inferiore. Nella stessa palazzina abita anche lo zio del bimbo. Per una famiglia, originaria di Riccia e residente a Campobasso, un dramma terribile.

“Una tragedia di immani proporzioni, che fa ancora più male perché di mezzo c’è un bambino”, come l’ha definita la sindaca Paola Felice, esprimendo il cordoglio dell’Amministrazione e della città. E ha annunciato la proclamazione del lutto cittadino, nel giorno dei funerali di Alessandro.

Intanto si muove la macchina della solidarietà. L’associazione Cultura e Solidarietà di Campobasso ha organizzato una raccolta di fondi e di abbigliamento, da destinare alla famiglia ed in particolar modo ai fratelli del bimbo morto.

“Servono con urgenza abbigliamento nuovo vestibilità per ragazzo di 13/14 anni e per bambina di 4 anni – ha fatto sapere il presidente Aldo Di Giacomo – L’incendio ha distrutto ogni cosa. I soldi raccolti serviranno per coprire tutte le spese che dovrà affrontare la famiglia. Confidiamo nella generosità dei cittadini molisani che sapranno sicuramente stringersi intorno ad una famiglia che ha subito una tragedia immane”.

Carmen

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