ISERNIA. A poco meno di un anno dai fatti, la Procura di Isernia ha chiuso le indagini sull’assassinio di Carlo Giancola, avvenuto nella sua casa di Santa Maria del Molise la mattina della vigilia di Natale.
Rea confessa per quel delitto la moglie della vittima Irma Forte. La donna è accusata di omicidio volontario aggravato dal vincolo coniugale.
Un’indagine complessa e minuziosa quella portata avanti in questi mesi dai carabinieri, per definire i contorni del delitto.
La donna, durante l’udienza di convalida del fermo, confessò le sue responsabilità al gip del Tribunale pentro. Parlò di una situazione complessa e conflittuale con il marito che andava avanti da decenni.
I colpi – è emerso nel corso delle indagini – sono compatibili con una spranga o un attrezzo simile. Gli investigatori ritengono che la donna abbia utilizzato un pezzo di legna da ardere per colpire il marito.
“Dagli atti – ha spiegato l’avvocato Demetrio Rivellino, legale della donna insieme al collega Giuseppe De Rubertis – emerge la corrispondenza con la versione dei fatti fornita agli investigatori dalla nostra assistita”.
Chiuse le indagini si attende a breve la fissazione della data dell’udienza preliminare, che potrebbe tenersi giù nei primi mesi del prossimo anno.
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