La sindaca di San Pietro Avellana ha revocato l’ordinanza con cui era stata interdetta l’area  boschiva


SAN PIETRO AVELLANA. Da domani, 7 dicembre, riapre la tartufaia di San Pietro Avellana. L’area boschiva era stata interdetta lo scorso 18 novembre a seguito dell’avvelenamento di una trentina di cani.

Lo si apprende dall’ordinanza della sindaca Simona De Caprio firmata oggi e pubblicata sull’albo pretorio dell’ente, con la quale dispone la revoca del precedente provvedimento del 18 novembre.

Si sono infatti concluse le attività di ricerca e bonifica da esche avvelenate da parte dell’unità cinofila antiveleno del Nucleo Carabinieri Forestale di Frosolone e dall’Unità cinofila antiveleno del Parco Nazionale di Abruzzo Lazio e Molise.

“Oggi – si legge ancora nell’ordinanza – è arrivato il parere sanitario  positivo dell’Asrem “ai fini della revoca dell’ordinanza n. 1 9 del 1 8 novembre 2023”.

Pertanto, col nuovo provvedimento la sindaca ordina “dal 07.12.2023 la revoca dell’ordinanza sindacale numero 19 del 18 novembre 2023 e la riapertura dell’area boschiva nell’area racchiusa nel seguente perimetro: tutto il territorio comunale a partire dall’abitato di San Pietro Avellana, proseguendo lungo la strada provinciale 87 Montesangrina fino a raggiungere la strada provinciale Masserie dl Cristo per proseguire poi fino a raggiungere il confine del Comune dl Ateleta e seguendo il confine con la Regione Abruzzo fino a raggiungere nuovamente l’abitato del comune di San Pietro Avellana e in particolare Piana di Sangro – bosco Cantalupo – tratturo Celano-Foggia – bosco Difesa Grande.

Infine, nell’ordinanza la sindaca consiglia “per maggiore sicurezza su tutta l’area, l’uso della museruola per  tutti i cani adibiti alla ricerca del tartufo o per attività venatoria”.