L’ufficializzazione domani, quando scadrà il termine per presentare le liste per le candidature. Intesa anche sul nome di Nicola Messere presidente, mentre per il capogruppo alla Regione, staffetta tra Alessandra Salvatore e Micaela Fanelli


CAMPOBASSO. Il Partito Democratico del Molise si ricompatta e trova l’accordo sul nome del nuovo segretario regionale, Ovidio Bontempo: non serviranno le Primarie per eleggere la nuova leadership.

L’intesa, raggiunta nelle ultime ore, sarà ratificata domani, quando a mezzogiorno scadranno i termini per la presentazione delle liste per le Primarie, fissate per il 17 dicembre. Ci sarà un’unica formazione, con 35 uomini e 35 donne, nel rispetto della parità di genere, a sostegno di Bontempo, assessore comunale di Isernia, 45 anni, avvocato. Rinnovamento, anche anagrafico, raggiunto e nome alla fine prescelto rispetto all’altro papabile, Carlo Veneziale.

A tessere le fila dell’accordo le varie anime del Pd, il segretario uscente Vittorino Facciolla, che aveva annunciato da subito che non si sarebbe ricandidato, l’ex senatore campobassano Roberto Ruta e la capogruppo uscente alla Regione Micaela Fanelli, che ha fatto un altro passo indietro: a guidare il partito a Palazzo D’Aimmo, per la prima metà della legislatura, sarà Alessandra Salvatore, componente della direzione nazionale dem e vicina fin dalla prima ora alla segretaria Elly Schlein. Quindi il passaggio del testimone, e dell’incarico di capogruppo regionale, alla stessa Fanelli, al giro di boa del mandato.

Presidente del Pd sarà Nicola Messere, già alla guida della Comunità montana ‘Molise centrale’ di Campobasso, che prenderà il posto di Tonino D’Alete, in un ruolo di garanzia nel partito.

Domani l’ufficializzazione della candidatura di Bontempo, chiamato a guidare il partito verso le sfide elettorali del prossimo anno, con le Europee ma soprattutto le Comunali, a Campobasso e Termoli. A breve si entrerà nel ‘toto-sindaco’, i primi nomi già fioccano, e si deciderà se passare dalle Primarie o cercare, anche in questo caso, la via dell’accordo nella compagine di centrosinistra.

Carmen Sepede