Il saluto dopo la mancata rielezione al vertice dell’ente e il commento al voto del sindaco di Venafro


ISERNIA. “Si chiudono 4 anni impegnativi ed entusiasmanti in Provincia. Ho avuto modo di conoscere a fondo il nostro territorio provinciale, le sue bellezze, il suo fascino, ma anche le sue fragilità e criticità. Penso, in particolare, alle aree interne e alle zone più disagiate, a cui ho cercato di dedicare in modo speciale il mio impegno amministrativo, provando a migliorare la nostra viabilità provinciale, consapevole di quanto sia vitale per certe zone”.

Così Alfredo Ricci che, dopo la mancata rielezione alla presidenza della Provincia di Isernia, ieri ha lasciato l’ufficio di via Berta.

“Ho avuto l’occasione di essere tutti i giorni in contatto con i sindaci e gli amministratori comunali dei nostri piccoli paesi, veri e propri eroi che ogni giorno portano avanti le proprie comunità con dedizione, competenza e passione. Li ringrazio tutti per la collaborazione, l’impegno e anche la pazienza che hanno assicurato.

Ho avuto modo, ancora, di entrare nelle scuole superiori della nostra provincia, per cui abbiamo fatto un grande lavoro, grazie alla collaborazione dei dirigenti scolastici, degli insegnanti e soprattutto dei ragazzi, che voglio ringraziare tutti per le belle emozioni che mi hanno dato.

Per quanto fatto voglio ringraziare tutti i dipendenti della Provincia, con cui abbiamo collaborato in maniera fattiva e come una vera squadra, affrontando e superando insieme ogni tipo di difficoltà”.

IL RISULTATO DEL VOTO. Ricci si è detto politicamente soddisfatto del responso elettorale di domenica scorsa. “Siamo maggioranza in tutta la nostra provincia – sottolinea – Infatti, siamo usciti vincitori sia nella fascia Isernia-Venafro (quella ‘più politica’, dove abbiamo avuto 27 voti, a fronte dei 23 del mio sfidante) sia in quella dei piccoli Comuni (dove il risultato è stato di 276 voti per noi e 163 per l’altro candidato), mentre soltanto ad Agnone comprensibilmente abbiamo ricevuto meno consensi (il dato è di 10 a 3 per il mio competitor, che, però, è sindaco di Agnone). In totale, 306 amministratori comunali hanno votato per noi, a fronte di 196 che hanno votato per il mio sfidante, che poi è risultato eletto Presidente per una minoranza che, tuttavia, è diventata maggioranza aritmetica grazie al meccanismo del voto ponderato, previsto dalla famigerata legge Delrio del 2014. Al nuovo presidente Daniele Saia faccio i miei auguri sinceri e affettuosi di buon lavoro.

Questi numeri ci consentono di guardare il dato politico come un dato importante, per cui voglio ringraziare tutti gli amici sindaci e consiglieri che mi hanno onorato della loro fiducia, puntando a confermare un modello di Amministrazione condivisa che in questi anni ha funzionato. Un grazie particolare va agli amici del gruppo di maggioranza al Comune di Venafro, che mi hanno fatto sentire ancora una volta l’affetto e la vicinanza di un gruppo davvero unico. Come pure voglio ringraziare i consiglieri comunali di minoranza al Comune di Isernia, che si sono confermati un gruppo di persone leali e coerenti, su cui bisognerà puntare sempre di più per costruire una nuova e rinnovata politica anche a Isernia. Come anche voglio ringraziare il centrodestra vero di Agnone , innanzitutto quello presente in Consiglio Comunale con il gruppo di Agnone Identità e Futuro, serio e responsabile, come pure gli amici che pur essendo fuori dal Consiglio comunque si sono impegnati.

Non siamo riusciti a centrare l’obiettivo della rielezione, anche perché qualcuno chiaramente non ha fatto quanto poteva, ma la politica di prospettiva e di squadra non è da tutti. Questo ovviamente lascia un po’ di amarezza, tanto più perché i numeri politicamente dicono altro.

Ma abbiamo ancora tanto da fare con i sindaci e i consiglieri comunali dei vari Comuni della Provincia, e da fare insieme. Il nostro territorio provinciale è un valore che condividiamo con loro e con i cittadini, per difenderlo e rilanciarlo, e lo faremo ancora e sempre insieme, da colleghi amministratori locali e da amici. Oltre tutto, in Parlamento sta procedendo la riforma delle Province, che farà tornare l’elezione diretta da parte dei cittadini, per cui la Presidenza della Provincia eletta domenica sarà molto probabilmente una breve transizione.

Personalmente, ho davanti tante sfide, sicuramente quelle entusiasmanti del secondo mandato da poco iniziato da sindaco di Venafro, che onorerò adesso in maniera ancora più intensa. E poi ci sono le sfide prettamente politiche sull’intero territorio provinciale e regionale, a cui ora potrò dedicare ancora più tempo e impegno, proprio perché meno impegnato amministrativamente. Per non parlare degli spazi che in qualche modo potrò ora restituire alla mia vita privata.

Insomma, il risultato di domenica segna comunque un inizio che è già una ripartenza”.