Gli esami sono stati effettuati presso l’Istituto Zooprofilattico di Isernia. I campioni sono stati inviati presso la sede di Teramo per gli accertamenti


ISERNIA. Sono terminate nel primo pomeriggio di oggi le necroscopie sulle carcasse di tre dei cani morti avvelenati nella tartufaia di San Pietro Avellana.

A eseguire gli esami i tecnici dell’Istituto Zooprofilattico di Isernia, diretto dal dirigente Addolorato Ruberto. I campioni sono stati immediatamente inviati presso la sede centrale dell’Istituto di Teramo per gli accertamenti.

L’obiettivo dunque è stabilire quale o quali sostanze tossiche sono state utilizzate per confezionare le esche che sono state disseminate in una vasta area al confine tra Molise e Abruzzo e che hanno avvelenato e ucciso decine di cani da tartufo.

Elemento questo che rappresenta un prezioso contributo alle indagini affidate ai carabinieri forestali, che sono al lavoro per dare un volto e un nome all’autore o agli autori di un gesto atroce.

Intanto proseguono le operazioni di bonifica dell’area, anche per scongiurare possibili rischi per la fauna selvatica. La zona, come noto, resta off limits per effetto dell’ordinanza firmata dal sindaco di San Pietro Avellana Simona De Caprio, che ha vietato in quella zona la ricerca e la cavatura dei tartufi.