La Procura di Campobasso ha aperto un fascicolo, affidando le indagini ai carabinieri. Svolta l’autopsia sul corpo dell’uomo trovato senza vita in zona universitaria


CAMPOBASSO. Una morte che non convince gli investigatori. La Procura di Campobasso ha aperto un’inchiesta sulla morte di Carmine Petrillo, il 40enne trovato morto qualche giorno fa a Campobasso nella zona dell’Università, dopo un salto nel vuoto.

Risposte si cercano nelle indagini che il sostituto procuratore Vittorio Gallucci ha affidato ai carabinieri di Campobasso e sui risultati dell’autopsia che, su incarico del Tribunale è stata svolta ieri dall’anatomopatologo Massimiliano Guerriero, alla presenza di Antonietta Fortunato, legale delle parti offese, moglie e familiari di Petrillo. I risultati saranno consegnati entro 90 giorni. L’esame tossicologico, anche questo effettuato, servirà a stabilire le condizioni psicologiche e fisiche della vittima e se avesse assunto qualche farmaco particolare.

Ma, come anticipato da Telemolise, in queste ore c’è stata un’accelerazione nelle indagini e tre persone sono state iscritte sul registro degli indagati con l’ipotesi di maltrattamenti. I tre indagati, due dei quali residenti in Abruzzo e uno in Molise, sono difesi da Matteo Marcheggiani, del foro di Pescara e da Silvano Coromano di Campobasso.

A quanto trapela i tre indagati potrebbero aver avuto contatti con Petrillo sul posto di lavoro e che l’uomo avesse avvertito qualche pressione particolare. Nei prossimi giorni i tre potrebbero essere sentiti dal magistrato per fornire la propria versione dei fatti, mentre vanno avanti gli accertamenti dei carabinieri.