La protesta per chiedere la sospensione del conflitto e riflettere sulle condizioni di vita degli abitanti della striscia di Gaza


ISERNIA. Bandiere e striscioni per esprimere solidarietà al popolo palestinese sono stati alzati e sventolati da un gruppo di manifestanti radunati in villa comunale ad Isernia. Un momento di confronto, oltre che di sensibilizzazione, per tenere alta l’attenzione sulle condizioni di vita degli abitanti della striscia di Gaza da 16 anni a questa parte e per spiegare come si sia arrivati lo scorso 7 ottobre all’attacco di Hamas a Israele: un attacco che, secondo gli organizzatori dell’iniziativa, non sempre viene raffigurato con oggettività da parte dai media.

“Siamo scesi in piazza – ha dichiarato la manifestante Margaret Petrarca – per chiedere la sospensione immediata del genocidio della striscia di Gaza e per denunciare come i media mainstream non stiano riportando le notizie in maniera oggettiva ma siano totalmente schierati dalla parte di Israele. – ha aggiunto – Il diritto internazionale dice che bisogna rispondere in maniera pari all’offesa: Hamas ha lanciato solo qualche missile mentre Israele invece sta radendo al suolo l’intera striscia di Gaza, sta lasciando i cittadini senza acqua, senza elettricità, senza medicine”.

“Di manifestazioni come questa – ha detto Salvatore Borriello, un altro partecipante – se ne stanno organizzando tante in Italia e nel mondo, gli stessi dissidenti stanno protestando pubblicamente. Bisogna capire che situazione c’è sul territorio in questione e collaborare con tutte le associazioni, solo così si può raggiungere la pace in Palestina”.