Isernia, Pfm da standing ovation: l’omaggio a De André conquista la città

La band che ha fatto la storia del prog italiano ripercorre in una serata di musica ed emozioni gli oltre cinquant’anni di carriera

ISERNIA. Tutti in piedi a fine concerto. Non c’è storia: la Premiata Forneria Marconi conquista Isernia con una serata di musica e di emozioni per ripercorrere oltre cinquant’anni di carriera. Ma non solo: anche per ricordare l’amico e collega Fabrizio De André.

Sono passati quarant’anni da quel tour leggendario che li vide insieme calcare i palchi d’Italia, e venti dalla scomparsa del poeta. La data zero del nuovo tour è proprio a Isernia: sul palco si racconta di quel sodalizio fortunato che trasformò per sempre la musica italiana, unendo le sonorità prog e innovative della band con le parole e la voce di uno dei nostri più grandi cantautori.

Ed è proprio quella magia che si rivive nella sua interezza quando, sul palco, s’intona Amico Fragile: la Pfm accompagna la voce in campionatura di Faber, ancora così dolente, espressiva, piena di speranza e di significato pur essendo ahimé solo registrata. Ma per alcuni minuti, se si chiudono gli occhi, sembra quasi di sentirlo davvero quell’abbraccio tra il rock e la poesia: quel calore umano, profondo, che avvolge l’anima e trasuda da ogni nota.

Del resto sul palco ci sono Flavio Premoli e Michele Ascolese, due che sanno benissimo cosa significava avere De André come compagno in scena. E tutto si mescola alla perfezione, come in una pozione alchemica: il vecchio e il nuovo – con brani dal repertorio anche più recente della Pfm – ‘as above, so below’, in un trascinante spettacolo che svuota, trasforma e riempie, ancora e ancora.

Poteva concludersi solo con una standing ovation. Poco altro può fare il pubblico per rendere grazie a quanto ha appena vissuto. “Meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci”, lo spettatore torna a casa, commosso, rinnovato: certo di aver fatto esperienza di qualcosa di irripetibile.

Pierre