All’incontro hanno partecipato anche i parlamentari Della Porta e Lancellotta


CAMPOBASSO. Il prefetto di Campobasso, Michela Lattarulo ha ricevuto oggi presso il Palazzo del Governo il sottosegretario di Stato per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Patrizio Giacomo La Pietra, in visita in provincia.

Presenti all’incontro il senatore Costanzo Della Porta, la deputata Elisabetta Lancellotta ed il presidente del Consiglio regionale del Molise Quintino Pallante.

L’incontro è stato l’occasione per un proficuo scambio di vedute sulle tematiche di interesse che riguardano questa regione. Una visita che è testimonianza dell’attenzione e vicinanza espressa dal sottosegretario alla realtà molisana.

In mattinata il sottosegretario La Pietra è stato a Termoli, dove ha incontrato i rappresentanti della marineria molisana alla presenza del presidente della Regione Francesco Roberti, dei parlamentari Della Porta e Lancellotta, degli assessori regionali Salvatore Micone e Michele Marone.

“Come Governo, insieme al ministro Lollobrigida, stiamo cercando di andare nei territori per capire quali sono anche le criticità direttamente dagli operatori – le parole del sottosegretario – E’ chiaro che il sistema della pesca è direttamente influenzato dalle direttive europee. Quindi noi dobbiamo cercare di mediare le esigenze dei pescatori con le direttive europee”.

“E’ vero che questo Governo vuole valorizzare questo settore e ci stiamo opponendo in maniera decisa anche a certe decisioni ideologiche dell’Europa – ha riferito l’Ansa – Penso ad esempio al divieto della pesca a strascico. Siamo contrari e siamo l’unico Paese che ha votato contro. Stiamo lavorando per sistemare tante normative che impediscono ai pescatori di lavorare alla pari con altre marinerie del Mediterraneo. Stiamo pensando ad esempio, forse uso un termine improprio, ad una liberalizzazione delle giornate di pesca nel senso che se noi decidiamo insieme ai pescatori 150/170 giornate di pesca, le barche devono avere la possibilità, a mio avviso, di gestirsele nel miglior modo possibile in base alle loro esigenze. Salvo chiaramente il fatto del fermo biologico. Per il resto bisogna iniziare a ragionare su questo anche su una responsabilizzazione dei pescatori”.