Figura tutt’altro che comune, finora non presente in Molise


TERMOLI. Ispettore archivistico onorario per il Molise: nei giorni scorsi (con decreto n. 1211 del Ministero della Cultura Direzione Generale Archivi), l’incarico è stato affidato a Giuseppe Mammarella. Il documento, emesso il 28 settembre 2023, è stato tramesso il 2 ottobre successivo alla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Abruzzo e del Molise ed all’interessato.

Questa rilevante funzione, tutt’altro che comune, non era finora presente nel Molise. Lo riferisce in una nota la Diocesi di Termoli-Larino.

La figura, istituita con una Legge del 1907, è ora regolata dall’art. 44 del D. P. R., n. 1409, del 30 settembre 1963, che fissa le “Norme relative all’ordinamento ed al personale degli Archivi di Stato”.

Gli ispettori archivistici onorari sono scelti, come è scritto testualmente, anche “fra gli studiosi in genere di discipline storiche, con particolare riguardo alla storia locale”. Sembra proprio questa la motivazione che ha indotto gli organi competenti ad attribuire l’importante ruolo al responsabile dell’Archivio Storico Diocesano di Termoli-Larino, Giuseppe Mammarella.

“Egli – scrive la Diocesi – come è ormai noto, dopo avere scoperto la sua vocazione nella ricerca, scrive da decenni Saggi di storia, ecclesiastica in particolare, giudicati di ‘notevole interesse’ da noti studiosi. Ha collaborato (e collabora) con diverse testate, tra cui le ‘Edizioni San Paolo’ attraverso la compilazione delle schede legate al territorio basso-molisano, inserite nella colossale opera ‘Le diocesi d’Italia’ (2007-2008).

Nella sua nuova veste, ad oggi unica nel Molise, Giuseppe Mammarella ha il compito di collaborare con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Abruzzo e del Molise nell’esercizio della vigilanza e particolarmente in quello di segnalare: gli archivi o i singoli documenti di cui i privati siano proprietari, possessori o detentori e che abbiano un presumibile notevole interesse storico; i documenti dello Stato e degli enti pubblici che si trovino avulsi dagli archivi cui spettano; il commercio abusivo di archivi o di singoli documenti; gli scarti di archivi o di singoli documenti, compiuti senza l’osservanza delle norme previste dalla legge.

Gli ispettori onorari, restano in carica per un triennio e possono essere riconfermati.

Il nuovo rilevante incarico attribuito a Giuseppe Mammarella, giunto ovviamente a seguito di un’attenta istruttoria, pone un altro tassello all’impegno da egli profuso nel tempo.

“Sono davvero felice – ha dichiarato con emozione Mammarella – per questa nomina che mi sprona, fino a quando il Signore vorrà, ad interessarmi maggiormente della ricerca. In questa particolare circostanza, il mio deferente pensiero è rivolto, tra gli altri, a Personaggi di eccezionale levatura culturale che hanno lodevolmente svolto nell’area basso-molisana, nella prima metà del Novecento ed oltre, la stessa funzione, anche se in ambiti diversi, collaborando con le Soprintendenze alle antichità e belle arti che, in origine (la Legge istitutiva è la n. 386 del 27 giugno 1907) per il Molise, erano poste a Bari e a Napoli. Si tratta di Alberto Magliano, don Vincenzo Levante, Ernesto De Rosa e don Giuseppe Lattanzio”.

“Avverto la necessità – ha continuato Mammarella, sempre visibilmente commosso – di ringraziare il mio vescovo, monsignor Gianfranco de Luca per la fiducia accordatami nel custodire il prezioso Archivio Storico Diocesano di Termoli-Larino e la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Abruzzo e del Molise con in testa la dirigente Giuseppina Rigatuso e la sua collaboratriceGiovanna Greco”.