Le dichiarazioni del primo cittadino Giuseppe Ferrante dopo l’ipotesi avanzata nei giorni scorsi che un Cpr potesse interessare il villaggio realizzato in paese per il sisma del 2002


SAN GIULIANO DI PUGLIA. Un centro di permanenza per il rimpatrio dei migranti non si farà qui. Parola del sindaco di San Giuliano di Puglia Giuseppe Ferrante.

Il primo cittadino interviene sulla questione dell’emergenza immigrazione dopo l’ipotesi avanzata nei giorni scorsi, dalla stampa nazionale, che un Cpr potesse eventualmente sorgere in loco del villaggio di legno realizzato in paese per ospitare gli sfollati del tragico sisma del 2002, in conseguenza del quale morirono 27 bambini della scuola ‘Jovine’ e la loro maestra.

“Sulla stampa nazionale – spiega all’Ansa – qualcuno ha parlato di questa possibilità, ma non è un’ipotesi in campo e questo mi è stato confermato oggi (ieri, ndr) anche dal presidente della Regione Roberti che, proprio poche ore fa, ha incontrato il ministro degli interni Piantedosi. Del resto – aggiunge il sindaco – quella struttura, per come è realizzata, non si addice a una trasformazione del genere”.

Il villaggio temporaneo, con 270 case e capienza superiore alle mille persone, al momento sarebbe inagibile, in quanto abbandonato da tempo. Tuttavia, ne è già stata stabilità la prossima destinazione d’uso. Al suo interno verrà realizzato un Centro di formazione della Croce Rossa italiana. Da poco – si apprende – si è proceduto con l’aggiudicazione della progettazione e a breve ci sarà la firma del contratto.