CAMPOBASSO. Inizio di anno scolastico amaro per tanti bimbi e adolescenti molisani. Il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Andrea Greco, solleva il caso della ‘cattiva gestione’ della settimana corta in alcuni istituti del Molise.
“Vari dirigenti scolastici, – afferma in un post su Facebook – dopo aver introdotto la settimana corta (quindi con frequenza dal lunedì al venerdì), hanno deciso di trattenere gli alunni fino alle 14:00 e oltre, invece di promuovere i rientri pomeridiani.
In pratica – osserva – gli alunni della scuola primaria (detta scuola elementare) e quelli della scuola secondaria di primo grado (le cosiddette scuole medie) di diversi plessi, entrano a scuola alle 8 del mattino ed escono alle 2 di pomeriggio”.
Di qui l’affondo: “Solo chi non conosce il Molise non sa che nelle nostre piccole realtà, spesso rurali, un bimbo impiega anche un’ora prima di arrivare a scuola con lo scuolabus e altrettanto al ritorno. In sostanza, piccolissimi alunni di 6/7 anni escono di casa alle 7:00 del mattino e rientrano alle 15:00. Mi corre l’obbligo di essere diretto e schietto: a mio avviso è il modo migliore per fare odiare la scuola a un bimbo che invece dovrebbe trovare ogni giorno lo stimolo di innamorarsi della didattica. Bimbi che fanno orari da fabbrica metallurgica e poi il pomeriggio devono affrontare anche i compiti a casa. Ecco, questo secondo me, oltre a portare seri problemi di squilibrio nutrizionale, è la morte della didattica e nel tempo si rischia di creare disaffezione verso la scuola che invece dovrebbe essere la culla dell’apprendimento e della socializzazione.
Però, dato che non sono infallibile, e le mie valutazioni (come quelle di decine di genitori molisani) possono essere errate, chiederò immediatamente al Presidente della commissione di cui sono membro di audire dirigenti scolastici e amministratori locali insieme a psicologi, pediatri ed esperti di nutrizione infantile.
Nel presente dei bimbi c’è il futuro di questa terra e il livello di didattica deve essere il migliore possibile, ricco di stimoli e attività multiculturali. Il Consiglio regionale – conclude Greco – ha il dovere di capire come poter offrire il massimo apporto per migliorare la qualità della vita dei nostri giovani studenti insieme alla didattica.
Una cosa è certa, nel piccolo Molise, non c’è alcuna forma di coordinamento per cui ogni plesso adotta regole proprie e questo, benché possibile, mi sembra realmente un’assurdità”.
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