CASALBORDINO. Sarebbe stata una granata di artiglieria a provocare l’esplosione nella fabbrica di Casalbordino costata la vita 40enne molisano Gianluca De Santis ed ad altri due operai: il 62enne Fernando Di Nella di Lanciano e il 56enne Giulio Romano di Casalbordino.
Lo riferisce l’Ansa. Una granata, quindi, e i legali della Esplodenti spiegano lo sconcerto dell’azienda di fronte a questo tragico incidente.
C’era Fernando Di Nella sull’ordigno, che viene descritto con un artificiere esperto in demilitarizzazioni che da decenni compiva le stesse operazioni: saranno le indagini a spiegare se in questo caso si sia trattato di spoletta difettosa o di errore umano, ma si sottolineano le stringenti regole di sicurezze messe in campo con le prescrizioni post 2020, le numerose ispezioni e tutti i collaudi operati al termine dei nuovi lavori, costati circa un milione di euro.
La Procura di Chieti ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo e disastro colposo, al momento contro ignoti, per fare luce sull’esplosione di ieri all’interno della Esplodenti Sabino di Casalbordino, costata la vita ai tre operai.
Nella giornata di ieri ci sono stati effettuati sopralluoghi, che proseguono oggi, da parte di artificieri, esperti e investigatori che hanno messo sotto sequestro l’area interessata dalla tragedia.
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