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Isernia, arrivano i fondi del ministero per le biblioteche della provincia

Le risorse, pari a 75mila euro, serviranno all’acquisto dei libri. Il presidente Ricci: “Un bel risultato per il territorio grazie a un contributo dalla duplice valenza”


ISERNIA. Ammonta a poco meno di 75mila uero il totale dei contributi che arriveranno alle biblioteche dei Comuni della provincia di Isernia dal Ministero della Cultura per l’acquisto libri.

Anche quest’anno la Biblioteca Provinciale Mommsen di Isernia beneficerà dell’importo massimo del contributo ministeriale pari a 8.464,15 euro. Stesso importo attribuito alle biblioteche di Agnone, Isernia e Venafro.

“Oltre alle strutture più grandi – afferma il presidente della Provincia di Isernia Alfredo Ricci – risultano essere beneficiarie della misura a sostegno dell’editoria, pure le biblioteche più piccole. Voglio ricordare che nei mesi scorsi, quando è stato pubblicato il bando del Ministero della Cultura, ho ritenuto di porlo all’attenzione di tutti i comuni della nostra provincia nei quali è attiva una biblioteca con codice Isil con apposita missiva indirizzata ai sindaci, in modo da consentire loro di valutare questa importante opportunità offerta dal Mic. Devo dire che in tre anni l’adesione è passata da due biblioteche del 2021, a 10 dello scorso anno fino ad arrivare a 22 beneficiari del 2023”.

Un bel risultato per tutto il territorio provinciale per un contributo dalla duplice valenza: da un lato, la misura consente di incrementare e aggiornare il patrimonio librario; dall’altro, dà respiro alle case editrici locali e alle librerie sempre più costrette a fare i conti con l’avvento del digitale.

“Per la Biblioteca Mommsen, il contributo dello scorso anno è stato utilizzato soprattutto per l’acquisto di testi di narrativa per ragazzi, oltre che per arricchire la sezione dedicata al Molise; con quello che a breve andremo a ricevere – conclude Ricci – vogliamo continuare a pensare agli utenti più giovani, ma anche agli universitari. L’obiettivo è sempre quello di vedere la nostra biblioteca di nuovo fruibile al grande pubblico. Sono fiducioso sia per la linea intrapresa dal Governo Meloni di riforma della disastrosa legge Delrio, sia perché ho intenzione di sottoporre la questione anche al nuovo Governo regionale, che si sta mostrando particolarmente attento alle problematiche dei territori”.

Deborah

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