L’obiettivo è quello di avviare un confronto proficuo per affrontare le principali ‘vertenze’ della regione


CAMPOBASSO. Un incontro/confronto per concertare azioni atte a promuovere lo sviluppo del Molise, risolvendo le principali ‘vertenze’ che ne bloccano la crescita. Lo chiede la Cgil Molise, per il tramite del Segretario generale Paolo De Socio, al neo governatore Francesco Roberti. Dalla sanità a un patto per il lavoro: tante le questioni sul tavolo.

“Oggi, trascorsi ormai due mesi dalle elezioni, – recita una nota – crediamo sia opportuno ragionare a 360° su problemi atavici che attanagliano il nostro Molise. Senza alcuna volontà di voler scavalcare i ruoli, sarebbe forse il caso di attivare normali procedure di cortesia tra la nuova maggioranza Roberti, sindacato e, per altre competenze, magari con l’intero partenariato. Un incontro per stabilire innanzitutto il metodo che il Presidente vorrà (…o non vorrà) attuare nel corso del suo mandato con i soggetti della rappresentanza.

Nel corso dell’illustrazione delle linee programmatiche in Consiglio regionale il neo eletto Presidente ha riportato inevitabilmente al centro dell’attenzione il tema della Sanità e magari, a prescindere dalle enunciazioni, sarebbe forse il caso di spiegare meglio come si intende riorganizzare i servizi in una situazione che – tra le iatture provocanti da annunciate riforme come l’autonomia differenziata – ci vede commissariati da ormai 14 anni senza che ci sia stato alcun miglioramento né dei conti, né dei servizi offerti. Ad oggi, su questo tema, pare ci si affidi solo alla provvidenza del cosiddetto “governo amico” e all’intercessione benevola dei “consoli” romani. Poi ci sono i problemi delle aree di crisi e delle aree di crisi complessa: anche qui sarebbe forse il caso di convocare riunioni per fare il punto della situazione su questioni che riguardano l’ex GAM e sugli insediamenti industriali, in primis quello di Stellantis; e anche qui sarebbe il caso che ritrovi una sua dimensione la vituperata commissione tripartita lasciata nell’oblio negli scorsi anni e convocata solo per adempimenti ordinari e non per mettere in piedi proposte programmatiche riferite alle politiche del lavoro e della formazione.

Con il consueto spirito collaborativo, prima della campagna elettorale, dalle stanze della CGIL era partita anche una proposta per stilare un patto sul lavoro, sulla transizione energetica e sull’ambiente. Saranno argomenti che interessano qualcuno? Vedremo. Abbiamo sentito parlare, sempre nell’esposizione delle linee programmatiche, di dimensionamento scolastico e anche qui ci piacerebbe sapere cosa si intende fare per tutelare il sistema scolastico regionale rispetto a sciagurate leggi nazionali che rischiano di far saltare 9 Istituti in Molise. Sarebbe opportuno forse parlare di dimensionamento scolastico tenendo presente sicuramente la composizione orografica del territorio, come ha sottolineato lo stesso neo Presidente, ma facendo capire anche cosa si intende fare in materia di trasporti considerato che da via IV novembre ci è sembrata arrivare solo una strizzata d’occhio a noti gestori del Trasporto Pubblico Locale senza comprendere bene cosa si intende fare per utenti, lavoratori e studenti. Ci piacerebbe discutere della declinazione locale della legge per la non autosufficienza e magari dell’impatto che il taglio del reddito di cittadinanza avrà sui cittadini molisani. Ci piacerebbe affrontare problemi relativi al codice degli appalti, alla programmazione dei lavori pubblici considerato che, mentre rispuntano gli annunci per il raddoppio delle principali arterie, Bifernina e Trignina, abbiamo assistito, sempre nel corso dell’estate, all’annullamento di eventi come le gare ciclistiche per lo stato disastroso di alcune strade. Andrebbe fatta un’analisi sugli ultimi dati statistici diffusi relativi al Molise che ci vedono ai primi posti per perdita di unità produttive nel settore manifatturiero e dell’artigianato locale. Dopo, forse, si potrebbe anche parlare di crisi demografica e spopolamento.

Ecco presidente Roberti, – conclude De Socio – attendiamo un incontro di cortesia per parlare di questi argomenti, ricordando che, seppure con esiti diversi, le cabine di regia vere composte da sindacato, politica e soggetti della rappresentanza, in passato hanno portato al raggiungimento di obiettivi condivisi”.