Nei guai un 56enne e un 41enne: la vittima è stata trovata dai carabinieri riversa in strada, in forte stato confusionale e di semicoscienza


JELSI. Un 56enne e un 41 di Jelsi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari dopo aver costretto con minacce e percosse un 63enne a bere fino a ubriacarsi. I fatti sono accaduti presso l’abitazione di uno degli indagati, dove si era fatto uso smodato di sostanze alcoliche al punto da richiedere l’intervento del 118 per soccorrere il malcapitato 63enne, trovato poi riverso su strada in forte stato confusionale e di semicoscienza.

Le indagini hanno consentito di ricostruire la dinamica degli accadimenti di quella giornata facendo emergere come l’uomo, inizialmente convinto di essere in un contesto amichevole, fosse stato costretto, con minacce e percosse, a bere bevande alcoliche sino quasi allo sfinimento. Il fatto è emerso in tutta la sua gravità anche perché la vittima, in un momento successivo, era stata sottoposta a limitazioni della propria libertà personale in quanto le era stato impedito di allontanarsi dall’abitazione in cui si trovava e sottoposta a
sevizie e violenze.

Nella tarda mattinata del 29 luglio, i carabinieri di Campobasso hanno dunque dato esecuzione a un’ordinanza del Gip di Campobasso, su richiesta della Procura della Repubblica, per l’applicazione della misura cautelare – prevista dall’art. 284 c.p.p. – degli arresti domiciliari con il divieto di contatto e colloquio con persone diverse rispetto a quelle che con ognuno degli indagati coabitano o che ognuno assistono.