L’idea di Anna Ferreri, consigliere del gruppo Cambiamenti per Venafro: “Potrà assicurare la continuità di una tradizione millenaria di devozione ai Santi martiri”


VENAFRO. Affidare la struttura a un altro ordine religioso. Questa la proposta Anna Ferreri, consigliere del gruppo Cambiamenti per Venafro a seguito dell’annunciata chiusura del convento di San Nicandro.

“L’Ordine provinciale di Foggia dei frati minori cappuccini, nella persona del ministro provinciale frate Francesco Di Leo, avrebbe disposto dal 1° settembre l’accorpamento del Convento di Venafro a quello di Isernia – scrive la consigliera comunale – garantendo, probabilmente, soltanto le celebrazioni di alcuni riti religiosi.

Di fatto, viene sancita la chiusura del Convento di San Nicandro. Secondo indiscrezioni il motivo della chiusura non attiene a problemi di carattere economico, in quanto il Convento riesce a sostentarsi autonomamente, anche attraverso le offerte dei fedeli. Verrebbe da chiedersi allora quali sono le vere ragioni che hanno portato a questa decisione, essendo il Convento di Venafro uno dei pochi ad accogliere le reliquie dei Santi martiri e uno dei pochi ad essere inserito nel circuito dei Conventi che hanno ospitato il Santo Padre Pio da Pietrelcina.

Se il problema non è economico, ma di tipo organizzativo, perché non spostare altri frati su Venafro? Messa da parte ogni forma di demagogia, vedo comunque poche speranze che la politica possa far cambiare le decisioni prese da un Ordine religioso indipendente, Ordine che dovrebbe pur dare ai fedeli delle risposte. In ogni caso, per arrivare a una soluzione concreta, ciò che bisognerebbe innanzitutto fare – e la sottoscritta farà – è risalire alla proprietà della struttura conventuale. Se come sembra, il Comune è proprietario della struttura, si potrebbe valutare la possibilità di affidarla a un diverso Ordine religioso che potrà assicurare la continuità di una tradizione ultra millenaria di devozione ai Santi martiri.

Questa è la proposta che intendo promuovere laddove le autorità religiose non recedano dalla decisione presa e mi auguro che l’intera amministrazione comunale condivida la mia proposta. Per salvare il Convento di Venafro – evidenzia infine la consigliera – bisogna superare le divisioni tra maggioranza e opposizione e marciare uniti, insieme all’intera comunità, in un’unica direzione e con soluzioni concrete”.