L’Atene del Sannio, come noto, vanta un patrimonio storico e artistico di assoluto pregio. Il primo cittadino: “Da oggi inizia il duro lavoro per metterci nelle condizioni di vincere questa sfida”


AGNONE. Agnone ha presentato domanda per diventare Capitale italiana della cultura 2026. “Questa candidatura rappresenta una sfida ambiziosa che può dare una direzione e una prospettiva non solo ad Agnone ma all’intero territorio molisano. Servirà infatti a mettere insieme le energie e le sensibilità di tutti i comuni circostanti, valorizzando il loro patrimonio culturale e naturale”. Così il sindaco Daniele Saia a commento della candidatura.

La cittadina dell’Alto Molise, insignita già nel 1404 del titolo di “Città regia” da re Ladislao, vanta un patrimonio storico, artistico e culturale di assoluto pregio. Chiamata L’Atene del Sannio per il suo fervore intellettuale, Agnone ospita – come noto – la prestigiosa Fonderia di campane Marinelli, chiese, palazzi nobiliari e scorci mozzafiato sulle montagne circostanti.

“La nostra candidatura rende onore all’intero Molise e al suo immenso patrimonio naturalistico e culturale. Nodo di collegamento tra Molise e Abruzzo, Agnone può vantare una lunga tradizione letteraria e filosofica che ha prodotto autori di rilevanza nazionale. Credo fermamente che la nostra città abbia tutte le carte in regola per competere e vincere questo importante riconoscimento”, ha detto Saia. “Da oggi inizia il duro lavoro per elaborare un convincente progetto culturale e metterci nelle condizioni di vincere questa sfida. Con l’impegno e la partecipazione di tutta la comunità agnonese e molisana, sono certo che ce la faremo! Potremo così rilanciare l’intera regione attraverso la cultura”, ha concluso il primo cittadino.