Dall’ultimo report istat sui matrimoni si evince chiaramente: nel 2021 in provincia non è stata registrata nessuna nuova coppia omosessuale


Le unioni civili esistono in Italia dal 2016 e sono previste solo per le coppie omosessuali. Nel 2021 ne sono state celebrate 2.148: la provincia con il tasso più alto è Lucca (8,3 ogni 10.000 abitanti), mentre in quelle di Isernia e Crotone non ne è stata celebrata nessuna. Lo riporta l’ultimo report Istat in materia. Va registrato, per completezza, che nel 2022 a Isernia è stata celebrata però l’unione civile di Anna e Vittoria, prima coppia arcobaleno al femminile in città.

“Il 5 giugno 2016 è entrata in vigore la legge che ha introdotto in Italia l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso. Nel corso del secondo semestre 2016 si sono costituite 2.336 unioni civili, un numero particolarmente consistente che ha riguardato coppie da tempo in attesa di ufficializzare il proprio legame affettivo. Al boom iniziale ha fatto poi seguito una progressiva stabilizzazione”, si legge nel report.

Nel 2021 sono state costituite 2.148 unioni civili tra coppie dello stesso sesso presso gli Uffici di Stato Civile dei Comuni italiani, che con un aumento del 39,6% rispetto al 2020 (anno di generale contrazione) tornano sostanzialmente ai livelli del 2019 (2.297 unioni civili). Il 34,5% delle unioni civili è nel Nord-ovest, seguito dal Centro (27,2%). Tra le regioni in testa si posiziona la Lombardia con il 21,8%; seguono Lazio (13,8%) ed Emilia-Romagna (10,1%) (Figura 5). Considerando i tassi per 100mila residenti, la Toscana si colloca al primo posto (5,6 per 100mila) seguita dal Lazio (5,2) e dalla Lombardia (5,0).
Emerge con particolare evidenza il ruolo attrattivo di alcune metropoli. Nel 2021 l’8,5% delle unioni civili si è costituito nel comune di Roma e il 6,6% in quello di Milano.

Si conferma anche nel 2021 la prevalenza di unioni tra uomini (1.225 unioni, il 57,0% del totale), pur se in diminuzione rispetto sia all’anno precedente (62,4%) sia all’anno pre-pandemico (62,2%). La ripartizione con la più alta incidenza delle unioni tra uomini è il Sud (59,3%) mentre tra le regioni spicca l’Umbria (68,6%).