Verso l’avvio della XIII Legislatura, la riconfermata consigliera regionale di minoranza invoca ascolto e confronto con il Consiglio regionale, il partenariato e il territorio


CAMPOBASSO. Ai nastri di partenza la XIII legislatura della Regione Molise. E mentre si attende la proclamazione del nuovo governatore Francesco Roberti, la riconfermata consigliera regionale di minoranza Micaela Fanelli inoltra le prime richieste all’attenzione del presidente.

Dopo aver formulato gli auguri di buon lavoro, l’esponente dem chiede “di voltare pagina nel metodo che ha caratterizzato la Legislatura appena conclusasi”, auspicando un confronto costante

con il Consiglio regionale, il partenariato e il territorio.

“Nelle scelte che riguarderanno il futuro della regione – afferma Fanelli – si coinvolgano i sindacati, le associazioni, i rappresentanti della società civile e delle amministrazioni locali, in primis i sindaci, che molto hanno dato in questa campagna elettorale. 

Si definiscano insieme, così come accade in tante altre regioni d’Italia, le priorità su cui operare, gli obiettivi comuni da raggiungere e si sottoscriva un patto per il lavoro, lo sviluppo e l’ambiente con tutto il partenariato e i territori che, per ben cinque anni, sono stati totalmente esclusi e messi da parte su qualunque scelta del governo regionale”.

Quindi l’impegno della minoranza: “Dal canto nostro – prosegue la consigliera del Pd – ci diciamo pronti a lavorare per un’opposizione netta ma anche propositiva, nel segno della serietà, dell’impegno e della competenza. Un’opposizione costruttiva che instancabilmente lavorerà alle soluzioni dei problemi che maggiormente attanagliano il nostro territorio.

Ovviamente sappiamo bene come il primo scoglio da superare sia quello di approvare un Bilancio da buchi milionari e con uno spalma debiti che non risolve i problemi contabili del Molise, ma li solo procrastina. Ecco allora un’altra grande responsabilità di chi andrà a governare la regione: far sentire la propria voce a Roma, dove nemmeno i senatori non molisani eletti in questa circoscrizione riescono a mantenere le promesse. Il Decreto Molise non resti solo uno slogan elettorale. Roberti lo esiga per il sistema sanitario molisano, sempre più consunto, e si metta in ascolto del territorio.

Non si trinceri in via Genova come il suo predecessore, ma faccia leva sul metodo partecipato per affrontare i drammi di questa terra.

Il Molise ha oggi più che mai bisogno di un progetto complessivo di rilancio, capace di tenere insieme comunità, lavoro e uno sviluppo sostenibile fondato su un equilibrio armonico con il territorio e le sue vocazioni.

Questo chiediamo a Roberti – conclude Fanelli – che in Aula siederà con chi ha governato la Regione negli ultimi cinque anni. Perché se le persone sono sempre le stesse, quantomeno sul metodo e sull’approccio di governo speriamo vogliano cambiare passo”.